Apicoltura: per il miele nostrano un'annata disatrosa
A render nota la situazione critica per il miele nostrano la Coldiretti: "il ripetuto maltempo delle scorse settimane ha messo in ginocchio gli apicoltori. Il clima ballerino e inconsueto per la stagione non ha fatto sì che le api svolgessero l'attività secondo natura"
“Un’annata da dimenticare" questa secondo i vertici della Coldiretti interprovinciale
Il clima ballerino di quest'anno ha riportato non pochi problemi sull'apicoltura nostrana. Le condizioni climatiche avverse, rarità per questi mesi, hanno raso al suolo il raccolto del miele di acacia. Ma non c'è stato solo il maltempo a mettere in ginocchio - spiegano dalla Coldiretti - questa annata: un altro problema a cui gli apicoltori hanno dovuto far fronte è stata la lotta alla varroa e alla diffusione della Vespa velutina, quest'anno diffusissima nei territori piemontesi".
Un’estate che per le condizioni eccezionali di maltempo ha posto la necessità, da parte delle aziende, agli organi competenti, di valutare la possibilità di attivare, con urgenza, misure straordinarie di sostegno, di agevolazione al credito e di esenzione fiscale. La produzione di miele costituisce un segmento importante dell’agricoltura del novarese e nella limitrofa provincia del Vco: un settore da difendere e tutelare, che negli ultimi anni è cresciuto con l’insediamento di nuove imprese di forte appeal anche per l’imprenditoria giovanile agricola.
