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Economia

Si rafforza la crescita dell'export novarese: +6,2% nel 3° trimestre 2014

Ecco i dati dell'"Osservatorio export" di Fondazione Edison, Ain e Camera di Commercio

Novara batte Italia nella grande partita dell'export: secondo l’Osservatorio sull’export attivato dalla Fondazione Edison in collaborazione con l'Associazione Industriali e la Camera di Commercio di Novara, infatti, nel terzo trimestre del 2014 si è registrato, rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, un incremento delle esportazioni provinciali del 6,2%, nettamente migliore della media nazionale (+1,6%).

Nei primi nove mesi del 2014 la provincia di Novara ha registrato una crescita cumulata di esportazioni del 3,4%, anch’essa superiore al +1,4% registrato a livello nazionale. Considerando le sole esportazioni manifatturiere, tra gennaio e settembre 2014 le vendite all’estero hanno superato i 3,3 miliardi di euro: +3,7% rispetto rispetto allo stesso periodo del 2013.

"È cresciuto - ha spiegato Marco Fortis, noto economista e vicepresidente della Fondazione Edison - soprattutto l’export di articoli farmaceutici (+41,8%), ritrovando lo slancio che aveva un po’ perso nei mesi precedenti, e di articoli in gomma e materie plastiche (+19,4%). Continua a crescere anche l’export dei tre comparti 'minori' in termini di valori esportati: apparecchi elettrici (+15,2%), computer e apparecchi elettronici (+13,7%) e legno, carta e stampa (+10,9%). Gli alimentari e bevande crescono del 10,2%, i mezzi di trasporto del 5,5%, le sostanze e prodotti chimici del 5,1%. È invece ancora in flessione l’export di prodotti in metallo (-3,3%) e quello di prodotti petroliferi raffinati (-11,1%). Per quanto riguarda i due comparti caratteristici della provincia di Novara, il tessile-abbigliamento e la rubinetteria-valvolame, si osserva che l’aggregato prodotti tessili-abbigliamento-pelli-accessori flette del 3,6%, con il dato che continua a risentire del cattivo andamento del segmento delle calzature, in flessione del -25,7%; il comparto degli articoli di abbigliamento, quello più importante sul territorio novarese per valori esportati, cresce invece del 5%, quello dei tessuti del 4,3%; l’export di filati di fibre tessili flette del 7,9%. La rubinetteria-valvolame nei primi nove mesi del 2014 mette invece a segno una crescita del 5,9%, mentre l’aggregato macchinari e apparecchi di cui fa parte evidenzia una crescita del 4,5%".

Per quanto riguarda la ripartizione geografica, nei primi nove mesi del 2014 è proseguita la crescita delle esportazioni manifatturiere dirette all’interno dell’Unione Europea (+6,7%) mentre ha registrato una lieve flessione l’export diretto verso i mercati extra-europei (-0,4%).

"Nel complesso - ha sottolineato Fortis - le esportazioni di manufatti novaresi dirette verso i Paesi Ue, pari a circa due miliardi di euro, rappresentano, nel periodo considerato, il 59,8% dell’export manifatturiero novarese; quelle dirette verso i mercati extra-Ue, pari a 1,3 miliardi di euro, equivalgono al restante 40,2%. Quanto ai singoli mercati di sbocco calano la Svizzera e la Polonia (rispettivamente -4,7% e -7,7%), cui si aggiunge la Russia (-38,2%). I Paesi verso cui l’export manifatturiero novarese cresce maggiormente sono la Spagna (+19,6%), i Paesi Bassi (+17,6%), gli Stati Uniti (+17%) e il Belgio (+16,2%). Più contenuta la crescita dell’export verso il Regno Unito (+10,1%), la Germania (+7,9%) e la Francia (+2,6%). Dalla classifica dei primi 10 mercati di sbocco scompare la Turchia, che va a collocarsi in undicesima posizione, lasciando il posto alla Russia".

Sul fronte delle importazioni manifatturiere, nei primi nove mesi del 2014 si osserva una forte crescita dell’import dalla Svizzera (+36,8%), entrata nella classifica dei principali Paesi di importazione della provincia di Novara, posizionandosi al decimo posto per valore di import e sostituendosi alla Tunisia. Prosegue la crescita dell’import dagli Stati Uniti (+11,9%), dalla Turchia (+9,7%) e dalla Cina (+8,3%). Anche la dinamica dell’import dai Paesi Bassi si porta in territorio positivo (+2,5%). In flessione rimane, invece, l’import dalla Francia (-2,2%), dalla Germania (-5%), dal Regno Unito (-7%), dal Belgio (-16,1%) e dalla Spagna (-17,5%).

In merito all’export manifatturiero della provincia di Novara verso i Paesi "Bric" l’analisi evidenzia nel terzo trimestre dell’anno un calo delle esportazioni del 12,2% tendenziale, a 45,3 milioni di euro di valore. Fatta eccezione per l’India, verso cui si registra una forte crescita (+111,7%), si osserva un calo verso tutti gli altri Brics (Russia -27,7%; Brasile -35,4%; Cina -0,4%). Il dato cumulato relativo ai primi nove mesi dell’anno indica invece una riduzione del 23,4% e, nel dettaglio, una flessione del 38,2% verso la Russia e del 29,6% verso il Brasile, a fronte di una crescita dell'11,5% verso l’India e del 5,8% verso la Cina. Nel primi nove mesi del 2014 tra i Brics è sempre la Russia (con 61,3 milioni di euro di export) il principale Paese di destinazione delle esportazioni manifatturiere della provincia di Novara, seguita dalla Cina (36,3 milioni) e dall’India (20,2 milioni), che sopravanza il Brasile, assestatosi a 19,1 milioni.

Per quanto riguarda le principali specializzazioni manifatturiere della provincia di Novara, le "macchine di impiego generale" (rubinetteria e valvolame) e il "tessile-abbigliamento", la ricerca dell’Osservatorio provinciale sull’export riporta testualmente: "Relativamente al comparto delle macchine di impiego generale, il terzo trimestre del 2014 registra una ripresa dell’export a livello provinciale (+6,4%, a fronte del +4,7% del secondo), mentre a livello nazionale si osserva un lieve rallentamento (+5,7%, a fronte del +6,6% del secondo trimestre dell’anno). Nel complesso i primi nove mesi del 2014 si chiudono con una crescita dell’export del +5,9% a livello provinciale e del +6,1% a livello nazionale. Nel periodo gennaio-settembre si segnala la crescita delle esportazioni verso tutti i principali Paesi di destinazione dell’export novarese di rubinetteria-valvolame, fatta eccezione per la Grecia (-3,6%). Quanto all’export verso gli altri Paesi, cresce soprattutto quello diretto in Spagna (+29%) e negli Stati Uniti (+19,2%); a seguire il Regno Unito (+13,4%), la Russia (+13,3%), il Belgio (+10,3%). Più contenuta la crescita dell’export verso la Svizzera (+2,7%), la Germania (+1,4%), la Francia (+0,7%) e i Paesi Bassi (+0,6%). Relativamente all’export verso i Brics, le esportazioni di rubinetteria-valvolame rappresentano, nei primi nove mesi del 2014, poco meno di un terzo dell’export manifatturiero complessivo della provincia in questi paesi. L’export del settore verso i BRIC, pari a 43,4 milioni di euro, è complessivamente cresciuto del +10,2%, grazie al miglioramento della performance verso la Russia (+13,3%) e il Brasile (+73,1%); flette, invece, l’export verso l’India (-7,1%) e la Cina (-1%). Tra i BRIC, la Russia è il Paese verso il quale si dirige il maggior export di rubinetteria della provincia (26,4 milioni di euro nei primi nove mesi del 2014), seguito dalla Cina (8,6 milioni di euro), dall’India (5,1 milioni) e dal Brasile (3,3 milioni). Per quanto riguarda il settore del tessile-abbigliamento, il terzo trimestre dell’anno in corso evidenzia una decisa ripresa dell’export a livello provinciale (+7%, a fronte del +0,9% del primo trimestre) e una modesta contrazione a livello nazionale (+3,2%, a fronte del +5% del secondo trimestre dell’anno). Nel complesso dei primi nove mesi del 2014 l’export di prodotti tessili e articoli di abbigliamento è cresciuto del +4,1%, sia a livello provinciale che a livello nazionale. Nei primi nove mesi dell’anno si segnala il forte (e anomalo) aumento dell’export verso i Paesi Bassi (+578,1%) che entrano così a far parte dei principali Paesi di destinazione del tessile-abbigliamento novarese. In crescita anche le esportazioni verso il Regno Unito (+16,9%), la Spagna (+14,2%), la Francia (+6,3%) e la Svizzera (+5%). Invertono la tendenza, portandosi in territorio positivo, le esportazioni verso il Giappone (+14,6%) e la Tunisia (+0,7%). Permane invece negativo l’andamento dell’export verso la Germania (-9%), la Turchia (-8%) e soprattutto verso gli Stati Uniti (-29,7%). Quanto alla Romania, che nei trimestri precedenti era entrata a far parte dei principali Paesi di destinazione dell’export di prodotti tessili e articoli di abbigliamento della provincia di Novara, si colloca ora in undicesima posizione, avendo lasciato il posto ai Paesi Bassi che, come visto, hanno conosciuto una crescita straordinaria, andando a posizionarsi all’ottavo posto nella classifica dell’export novarese. Quanto all’export verso i Brics nei primi nove mesi del 2014 appare in crescita del +4,7% e pari complessivamente a 10,3 milioni di euro. Le esportazioni sono in progresso verso la Russia (+6,6%), l’India (+27,2%) e la Cina (+6,3%); continuano, invece, a flettere notevolmente verso il Brasile (-56,3%) dopo essere fortemente cresciute nel primo trimestre dell’anno. Tra i BRIC, la Russia sopravanza la Cina apparendo ora come il Paese verso il quale si dirige il maggior export di tessile-abbigliamento della provincia (con 4 milioni di euro nel periodo gennaio-settembre 2014), seguito appunto dalla Cina (3,4 milioni di euro), dall’India (2,4 milioni) e dal Brasile (0,4 milioni)”.

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