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Sabato, 20 Aprile 2024
Economia

Industria manifatturiera: crescono produzione e fatturato, rallenta la domanda interna

La 179a "Indagine congiunturale sull'industria manifatturiera" vede Novara posizionarsi sul podio della classifica delle performance provinciali, al terzo posto dopo Vercelli e Alessandria

Nuovo risultato positivo per l’industria manifatturiera novarese che tra aprile e giugno 2016 evidenzia un aumento della produzione, cresciuta del +1,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, con un incremento tendenziale anche del fatturato, in ascesa del +2,6%.

La 179a "Indagine congiunturale sull’industria manifatturiera" vede Novara posizionarsi sul podio della classifica delle performance provinciali, al terzo posto dopo Vercelli (+4,8%) e Alessandria (+4,3%). La classifica evidenzia risultati positivi per tutti i territori, ad eccezione del Verbano-Cusio-Ossola (-2,9%), con una media regionale pari al +1,5%. L’indagine ha coinvolto nel Novarese 152 imprese, per un totale di 8.500 addetti ed un fatturato superiore ai 2,5 miliardi di euro.

"Il positivo avvio d’anno viene confermato dai risultati della nuova indagine - ha commentato Maurizio Comoli, presidente della Camera di Commercio di Novara -. Risultati che appaiono mediamente favorevoli, ma che rivelano andamenti piuttosto diversificati a seconda dei settori. Il metalmeccanico conferma il suo ruolo trainante, pur non riuscendo a mitigare del tutto la frenata della domanda interna. Un rallentamento espresso anche dalle aspettative degli imprenditori rispetto agli sviluppi futuri, dominati da una sostanziale stazionarietà. In questa fase è essenziale intervenire per rafforzare i segnali di miglioramento che si sono manifestati in questi mesi, anche sul fronte delle esportazioni provinciali, aumentate del +1,2% nel primo semestre dell’anno, in modo da far sì che il processo di recupero avviato faticosamente e coraggiosamente dalle nostre imprese possa consolidarsi nel tempo".     

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A sostenere l’incremento complessivo della produzione industriale sono quasi tutti i settori, con l’unica eccezione dell’alimentare, che arretra rispetto al secondo trimestre 2015, con una flessione del -1,5%. Ancora una volta la performance migliore, e l’unica a superare la media provinciale, è quella del metalmeccanico (+4,4%), seguita dai risultati decisamente più contenuti della chimica-gomma-plastica e del tessile abbigliamento (+0,2% per entrambi).

Positivo anche il dato tendenziale del fatturato delle imprese manifatturiere: nel confronto con il secondo trimestre 2015 il valore delle vendite è infatti salito del +2,6% a livello complessivo, grazie soprattutto alla variazione evidenziata dal metalmeccanico, che registra un incremento del +7,7%, con un aumento a due cifre per le rubinetterie (+11,9%). Rialzo più moderato per il fatturato del sistema moda (+1,9%), con un calo invece della chimica-gomma-plastica (-2,5%) e dell’alimentare (-1,2%).

Il focus sul fatturato realizzato verso clienti esteri evidenzia un andamento complessivo più favorevole, con una variazione media del +4,6%, sostenuta principalmente dal metalmeccanico (+7,2%) e dal tessibile-abbigliamento (+4%). Per contro, chimica-gomma-plastica e alimentare evidenziano un andamento negativo delle vendite anche sul fronte estero, con flessioni pari rispettivamente a -0,6% e -5,2%.

L’analisi della domanda evidenzia miglioramenti sul fronte delle commesse estere, in aumento del +3,9% rispetto all’anno precedente; segnano, invece, una battuta d’arresto gli ordinativi interni, che dopo la serie di risultati positivi messi a segno nei quattro trimestri precedenti, si attestano ora alla stabilità. Ancora una volta il metalmeccanico si conferma il comparto trainante, con valori di crescita del +6,3% per le commesse estere e del +4,1% per quelle interne, che, nell’ordine, scendono a +3,8% e salgono a ben +17% per la rubinetteria e il valvolame. Soddisfacenti, seppur più contenute, anche le performance del tessile-abbigliamento, mentre appaiono meno favorevoli quelle della chimica-gomma-plastica e dell’alimentare, che registrano flessioni sia della domanda estera (rispettivamente -4,9% e -1,2%) che di quella interna (nell’ordine -0,6% e -1,8%).

A livello generale, per il periodo luglio-settembre 2016, oltre la metà degli imprenditori novaresi esprime previsioni orientate alla stazionarietà in riferimento a tutti gli indicatori economici. La rimanente parte si divide in ottimisti e pessimisti, con una prevalenza dei primi rispetto a produzione (+0,6% il saldo di opinione), fatturato (+3,7%) e ordinativi interni (+0,4%), mentre appaiono meno rosee le aspettative formulate rispetto agli ordinativi esteri (-6,2%).   

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