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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Industria manifatturiera: produzione e fatturato in crescita nel 3° trimestre

Novara si colloca al secondo posto nella classifica delle performance produttive provinciali, subito dopo Torino

Ancora risultati positivi per l’industria manifatturiera novarese che tra luglio e settembre 2016 evidenzia un aumento della produzione, cresciuta del +4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, con un incremento tendenziale anche del fatturato, in ascesa del +1,2%.

La 180esima "Indagine congiunturale sull’industria manifatturiera piemontese" vede Novara collocarsi al secondo posto nella classifica delle performance produttive provinciali, subito dopo Torino, seguita dagli altri territori che evidenziano risultati positivi, ad eccezione di Alessandria, Asti e del Verbano-Cusio-Ossola, con una media regionale pari al +2,7%. L’indagine ha coinvolto nel Novarese 161 imprese, per un totale di 10mila addetti ed un fatturato che sfiora i 2,9 miliardi di euro.

"Il risultato incoraggiante dell’industria novarese va a rafforzare il trend positivo emerso nelle indagini precedenti - commenta Maurizio Comoli, presidente della Camera di Commercio di Novara - I dati confermano il ruolo di primo piano del metalmeccanico e l’importanza di consolidare la crescita di questo comparto, fondamentale per l’economia del nostro territorio, sostenendo anche i segnali che provengono dagli altri settori di attività economica e che si riflettono nelle intonazioni positive verso il futuro, pur con incertezze rispetto alla domanda interna. A questo proposito la Camera di Commercio ha previsto lo stanziamento di contributi a fondo perduto pari a 120mila euro, destinati a incoraggiare la certificazione volontaria delle imprese, e sta inoltre predisponendo una serie di attività formative legate all’industria 4.0 per aiutare gli imprenditori a cogliere i cambiamenti più innovativi e decisivi in ambito manifatturiero e a orientare efficacemente i propri investimenti".    

Il metalmeccanico si conferma il principale sostenitore dell’incremento complessivo della produzione industriale, con una performance pari al +6,1%, che cresce al +9,8% considerando le sole rubinetterie. Meno brillanti ma tutti positivi anche i risultati evidenziati dagli altri settori di attività economica, compresi tra il +0,6% del sistema moda e il +2,4% della chimica-gomma-plastica.

Più eterogenei i dati tendenziali del fatturato delle imprese manifatturiere: nel confronto con il terzo trimestre 2016 il valore delle vendite è infatti salito del +1,2% a livello complessivo, grazie alla variazione evidenziata dal metalmeccanico, che registra un incremento del +6,8%, con un aumento che sfiora le due cifre per le rubinetterie (+9,8%). Scende invece il fatturato dei rimanenti settori, dalla chimica-gomma-plastica (-4,3%), all’alimentare (-1%), al sistema moda (-0,9%).

Il focus sul fatturato realizzato verso clienti esteri evidenzia un andamento complessivo più stazionario (+0,1%), che discende dalle variazioni pressoché stabili di alimentare (+0,3%) e sistema moda (-0,9%), cui si contrappone il calo registrato dalla chimica-gomma-plastica (-7,7%), compensato dall’incremento del metalmeccanico (+5,5%).

L’analisi della domanda evidenzia risultati positivi sul fronte delle commesse estere, in aumento del +2,3% rispetto all’anno precedente; segnano, invece, un timido incremento gli ordinativi interni, che già nel secondo trimestre dell’anno si erano attestati alla stabilità, dopo la serie di risultati positivi messi a segno nelle indagini precedenti.

Il metalmeccanico si conferma ancora una volta il comparto trainante, con valori di crescita del +6,8% per le commesse estere e del +8,2% per quelle interne, che, nell’ordine, salgono a +7,2% e +13,4% per la rubinetteria e il valvolame. Soddisfacenti anche le performance delle vendite all’estero di alimentare (+8,3%) e tessile-abbigliamento (+1,6%), che appaiono invece in calo per quanto riguarda la domanda interna, fronte su cui anche la chimica-gomma-plastica evidenzia una lieve flessione (-0,6%), con una diminuzione più accentuata degli ordinativi esteri (-7%).

A livello generale, per il periodo ottobre-dicembre 2016, poco meno della metà degli imprenditori novaresi esprime previsioni orientate alla stazionarietà in riferimento a tutti gli indicatori economici. La rimanente parte si divide in ottimisti e pessimisti, con una prevalenza dei primi rispetto a produzione (+0,9% il saldo di opinione), fatturato (+6,9%) e ordinativi esteri (+1,8%), mentre rispetto agli ordinativi interni prevalgono intonazioni negative (-2,9%).  

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