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Economia

Per l’industria novarese e vercellese una fine anno all’insegna della cautela

Le previsioni congiunturali per il quarto trimestre del 2019

Fine d’anno all’insegna della cautela per l’industria novarese e vercellese. Secondo le previsioni congiunturali di Confindustria Novara Vercelli Valsesia (Cnvv) per il trimestre ottobre-dicembre 2019 il saldo tra la percentuale degli imprenditori che, rispetto al trimestre precedente, si dichiarano ottimisti e quella di coloro che sono pessimisti sull’incremento della produzione rimane positivo ma in contrazione (da 15,1 a 8,7 punti) per quanto concerne il Novarese, mentre migliora, pur restando negativo (da -9,3 a -1,1 punti) per la provincia di Vercelli.

Rimane positivo e in miglioramento, da 2,8 a 4 punti, l’indicatore regionale. I saldi ottimisti/pessimisti riferiti agli ordini totali calano per Novara da 11,9 a 8,7 punti, mentre salgono per Vercelli da -9,3 a -5,3 punti, a fronte di una media piemontese lievemente positiva, a 0,6 punti, ma in calo rispetto ai precedenti 1,3. L’export si conferma decisivo anche in questa fase, con il saldo ottimisti/pessimisti relativo alle attese di ordini esteri che continua la crescita, sia nel novarese (a 13,8 punti rispetto ai precedenti 10,5) sia nel vercellese (a -3,2 punti rispetto ai -12,9 del terzo trimestre 2019), a fronte di una media regionale costante ma lievemente negativa (-0,6 punti).

"Ci troviamo – commenta il presidente di Cnvv, Gianni Filippa – in una situazione delicata: se da un lato è positivo che le rilevazioni dei nostri due territori di riferimento mostrino, rispetto alla precedente rilevazione, un maggiore equilibrio, dall’altro il fatto che le esportazioni abbiano un ruolo così rilevante fa temere che le continue tensioni sui dazi possano impattare in modo significativo, in futuro, su produzione e fatturati. Finché il mercato interno non ritornerà a crescere non potremo trovare il necessario equilibrio a livello di ordinativi, e per fare questo le politiche fiscali della prossima legge di bilancio saranno decisive: se si dà alle famiglie la possibilità di spendere di più si contribuisce ad avviare un circolo virtuoso di cui beneficiano sia il sistema economico sia le entrate dello Stato".

Sul fronte del mercato del lavoro il saldo ottimisti/pessimisti relativo alle aspettative di nuova occupazione si riduce da 17,5 a 11,8 punti in provincia di Novara e sale da 3,2 a 3,5 in provincia di Vercelli, a fronte di una media regionale in calo da 7,9 a 6,4 punti, mentre la percentuale di imprese che dichiarano l’intenzione di ricorrere alla Cassa integrazione guadagni, ritorna, in entrambi i territori, verso i minimi storici: al 2,4% a Novara e all’8,5% a Vercelli, a fronte di un dato regionale in aumento al 9,6%.

"Compatibilmente con le incertezze di carattere macroeconomico alle quali ci troviamo di fronte – osserva il direttore di Cnvv, Aureliano Curini – si tratta di dati tutto sommato confortanti e che non denotano, quantomeno nel breve periodo, rischi di peggioramento della situazione. Non mancano, peraltro, segnalazioni di difficoltà, da parte delle aziende, nel reperire figure professionali specializzate, soprattutto per quanto concerne i diplomi tecnici. Per farvi fronte stiamo per avviare ulteriori iniziative di sensibilizzazione delle famiglie e dei docenti, finalizzate a migliorare il sistema dell’orientamento scolastico a partire dalla scuola secondaria inferiore".

A fronte di un calo degli investimenti "significativi" (dal 32% al 29,4% a Novara e dal 24,7% al 20,2% a Vercelli, con una media regionale stabile al 24,2%) migliorano, in entrambe le province, le intenzioni di realizzare investimenti “marginali”, segnalate dal 54% (rispetto al precedente 49,2%) delle aziende novaresi e dal 45,7% (rispetto al 41,2% del terzo trimestre 2019) di quelle vercellesi e valsesiane. Anche il relativo dato regionale cresce, portandosi dal 46,9% al 49,2%, mentre l’indicatore che rileva il grado di utilizzo degli impianti, a fronte di una media che in Piemonte è stabile al 76,9%, registra, pur rimanendo su livelli elevati, una contrazione in entrambe le province di riferimento di Cnvv: da 88,1% a 80,3% a Novara e da 88,4% a 85,1% a Vercelli. La percentuale di imprese che dichiara ritardi negli incassi rispetto ai tempi di pagamento pattuiti rimane stabile, al 25,5%, in provincia di Vercelli, e peggiora dal 20% al 25% in quella di Novara, mentre la media regionale passa dal 27,4% al 28,7%.

I dati relativi ai principali settori produttivi, elaborati in forma aggregata e con media ponderata sulle due province, segnalano un perdurare dell’incertezza nel metalmeccanico, dove i saldi ottimisti/pessimisti relativi alle attese di produzione e agli ordini, totali ed esteri, rimangono su livelli vicini allo zero, e un peggioramento della situazione nel comparto della rubinetteria e del valvolame e nel tessile-abbigliamento, dove tutti i principali saldi registrano un calo e si attestano su livelli negativi. Migliorano, invece, il chimico e l’alimentare; mentre nel primo, però, gli indicatori relativi agli ordini, pur ancora positivi, sono in contrazione, nel secondo gli incrementi attesi per
produzione e ordini registrano i livelli più elevati da inizio anno.

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