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Economia

Industrie: rallenta ancora la crescita dell'export provinciale novarese

Lo rivelano i dati dell'Osservatorio sull'export di Fondazione Edison, Ain e Camera di Commercio relativi al secondo trimestre 2012. La crescita tendenziale delle esportazioni della provincia di Novara è del 4,7%

Nel secondo trimestre del 2012 si è registrato un lieve rallentamento nella crescita delle esportazioni provinciali.

A rivelarlo sono i dati dell’Osservatorio sull’export realizzato dalla Fondazione Edison in collaborazione con l'Associazione Industriali e la Camera
di Commercio di Novara. Secondo il documento la crescita tendenziale delle esportazioni della provincia di Novara risulta del 4,7%, contro il +5,2% del primo trimestre dell’anno.

L’andamento semestrale vede, invece, l’export novarese in crescita del 4,9% rispetto al periodo gennaio-giugno 2011. Considerando le sole esportazioni manifatturiere della provincia di Novara, nel primo semestre del 2012 si osserva una crescita tendenziale delle vendite all’estero del 5%, per un valore complessivo superiore ai due miliardi di euro.

"In forte progresso - ha spiegato Marco Fortis, economista e vicepresidente della Fondazione Edison - risultano gli apparecchi elettrici (+74,1%), i mezzi di trasporto (+53%) e i prodotti della raffinazione (+32,7%); buona anche la crescita dell’export dei metalli e prodotti in metallo  (+16%), degli alimentari e bevande (+9,8%) e dei 'macchinari e apparecchi' (+5,8%) che incorporano la rubinetteria e il valvolame, in crescita, nel primo semestre 2012, del 2,4%. I settori che risentono invece maggiormente del rallentamento della congiuntura economica sono quelli del legno e prodotti in legno (-32,5%), comparto residuale per volumi di export e già in difficoltà nei trimestri precedenti, i prodotti chimici (-8%), che rappresentano invece una buona parte dell’export manifatturiero provinciale, e gli articoli farmaceutici (-15,6%). All’interno dell’aggregato 'tessile-abbigliamento-pelli-accessori' è in difficoltà l’export di tessuti (-28,5%), mentre è in crescita quello di articoli di abbigliamento (+3,2%) che rappresenta il comparto principale per valori esportati".

In termini di ripartizione geografica, si registra una riduzione dello 0,4% del peso dei mercati dell’Unione europea a 27, verso cui nel primo semestre del 2012 si sono dirette il 60,7% delle esportazioni manifatturiere novaresi.

"Si tratta - ha aggiunto Fortis - del dato più basso degli ultimi anni, ma la tendenza è in atto ormai da qualche trimestre, complice il rallentamento della congiuntura economica, più marcato nei Paesi europei, ancora alle prese con la crisi dei debiti sovrani. In crescita è invece l’export manifatturiero diretto nei Paesi extra Ue-27 (+14,7%), che nel primo semestre 2012 hanno assorbito il 39,3% delle esportazioni della provincia di Novara".

Rispetto ai singoli mercati di sbocco, invece, nel periodo gennaio-giugno 2012, a fronte di un calo dell’export verso la Germania (-5,6%), che si conferma il principale paese di destinazione dei manufatti novaresi, le esportazioni verso gli altri due principali Paesi sono in aumento, con la Svizzera (+24,4%) che va a posizionarsi davanti alla Francia (+2,7%). Si segnala nuovamente la crescita straordinaria (+75,4%) dell’export verso la
Russia che, entrata nella classifica dei primi 10 paesi di destinazione delle esportazioni manifatturiere provinciali lo scorso trimestre, oggi è già in ottava posizione. Positive anche le crescite dell’export verso gli Stati Uniti (+20,5%) e la Polonia (+14,9%), i Paesi Bassi (+9%) e il Belgio (+8,2%), mentre registrano una ulteriore flessione l’export verso la Spagna (-7,9%) e il Regno Unito (-3,3%).

Sul fronte delle importazioni manifatturiere la ricerca registra, a livello semestrale, una riduzione dalla maggior parte dei principali mercati di approvvigionamento della provincia di Novara. Il dato più evidente è la flessione degli Stati Uniti (-77,8%), che risente tuttavia del forte calo registrato nel primo trimestre (-84, 7%), mentre la flessione del secondo trimestre è contenuta al -15,2%. In flessione, rispetto al primo
semestre 2011, anche l’import dalla Cina (-20,8%), dalla Tunisia (-18,3%), dalla Germania (-6,7%) e dalla Polonia (-2,5%), che subentra alla Turchia nella classifica dei primi 10 Paesi di importazione manifatturiera provinciale, dai Paesi Bassi (-1,8%), dai quali però l’import aumenta (+4,6%) nel secondo trimestre, e dal Regno Unito (-1,6%). Ancora in crescita invece l’import dal Belgio (+22,5%), dalla Francia (+18,9%) e dalla Spagna (+6%).

L’analisi dell’export manifatturiero della provincia di Novara verso i Paesi 'Bric' (Brasile, Russia, India e Cina) evidenzia, nel secondo trimestre dell’anno, una crescita tendenziale del 42,1%, pari a 64,4 milioni in valore. Oltre al già citato aumento dell’export verso la Russia (+58%, a 27,1 milioni), crescono quelli verso la Cina (+54,7%, a 24 milioni) e l’India (+22,4%, a 7,7 milioni), mentre è in flessione (-11,5%, a 5,7 milioni) l’export manifatturiero verso il Brasile. A livello semestrale, invece, la crescita delle esportazioni novaresi è del 36,1%, per un valore di 111,1 milioni di euro, dei quali 50,1 diretti verso la Russia, 35,1 in Cina, 13,2 in Brasile e 12,7 verso l’India.

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