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Economia

Casa della Porta: nuovo incubatore non tecnologico a Novara

Uno spazio per la creazione di impresa da parte dei giovani. Firmato a Palazzo Cabrino il protocollo d'intesa tra Comune, Provincia e Università del Piemonte Orientale

Nasce a Novara un nuovo spazio per la creazione di impresa da parte dei giovani.

Il pian terreno della storica dimora di Casa della Porta ospiterà infatti il nuovo incubatore non tecnologico di Novara, che va ad aggiungersi a quelli che si sono già creati in questi anni in città e in provincia: il Meltin' Pop ad Arona, il WeDo FabLab a Fontaneto d'Agona e l'incubatore della Fondazione Novara Sviluppo.

"Un'operazione importante per la città di Novara - ha commentato il sindaco Andrea Ballarè - bella su molti fronti: per i giovani, per il lavoro, per l'utilizzo del patrimonio culturale pubblico e per la sinergia tra istituzioni, che è il fiore all'occhiello della nostra città. Questo accordo va nella direzione di dare all'incubatore Enne3 una ulteriore possibilità di seguire i giovani del territorio. Un'amministrazione comunale non può solo guardare all'oggi, ma deve anche creare le condizioni per il domani, perchè i giovani possano realizzare i propri sogni, crearsi un futuro e dimostrare quanto valgono davvero".

Il nuovo "polo" novarese ospiterà una nuova imprenditoria giovanile a basso contenuto tecnologico e con un'impronta artigianale. È questo il frutto di un accordo che il sindaco di Novara Andrea Ballarè, il presidente della Provincia Diego Sozzani e il rettore dell’Università del Piemonte Orientale Cesare Emanuel, nella sua veste di presidente dell’incubatore Enne3, hanno sottoscritto questa mattina, giovedì 9 gennaio, a Palazzo Cabrino.

"La sinergia tra Comune e Provincia - ha commentato il presidente della Provincia Sozzani - ha portato alla firma di questo protocollo d'intesa, che consente l'utilizzo di una porzione di Casa della Porta per ospitare attività con spirito artigianale, a basso contenuto tecnologico".

L'antico palazzo, che è stato sede provvisoria della Procura della Repubblica, diverrà il luogo in cui ospitare spazi di co-working, strutture, servizi e attività in grado di dare risposte alle esigenze dei giovani. Saranno una ventina le imprese giovanili che potranno trovare spazio all'interno di Casa della Porta.

"Firmiamo con molta convinzione - ha sottolineato il rettore dell'Università 'Avogadro" - poichè questa iniziativa va ulteriormente a consolidare e a fare evolvere una realtà come quella dellì’incubatore universitario Enne3, che è uno dei fiori all’occhiello del nostro ateneo. E tutto ciò avviene mentre l’Università del Piemonte Orientale si conferma come una delle pochissime realtà accademiche in crescita per numero di studenti. Ed il polo di Novara, in questa crescita, è quello che registra la maggiore vivacità".

Il mese prossimo verrà bandito un invito pubblico a manifestare la propria volontà di entrare a far parte dell'incubatore. Saranno quindi selezionati i progetti migliori e a marzo gli spazi di Casa della Porta potranno essere occupati. Le imprese ricercate sono quelle legate all'artigianato digitale, cioè quelle imprese che realizzano i loro prodotti attraverso l'utilizzo delle nuove tecnologie.

"Si tratta di imprese anche di piccolissime dimensioni, aziende individuali - ha spiegato l'assessore provinciale Alessandro Canelli - che nella nuova struttura troveranno assistenza, collaborazione e servizi. Ci saranno anche spazi di coworking con la presenza di personale che accompagnerà i neoimprenditori. Ringrazio il Comune di Novara che ha scelto di sostenere l'imprenditorialità giovanile e si è messo in rete con le esperienza già esistenti e già attivate sul territorio, andando a costituire un ulteriore tassello, di particolare rilevanza".

Il progetto, triennale, è sostenuto con tre fondi di finanziamento da Provincia, Comune e Fin Piemonte.

"E' stata una scelta politica - ha aggiunto l'assessore comunale Sara Paladini -. Lo spazio individuato sta all’interno di uno stabile che è inserito nel piano delle alienazioni. Abbiamo deciso di riservarne una parte significativa per favorire quello che mi piace chiamare un nuovo Rinascimento. Venti nuove attività promosse e gestite da giovani nasceranno a Novara, in un tragitto che si completerà con l'incubatore che andrà ad insediarsi nell’edifico del Pisu di Sant'Agabio".

Questa nuova iniziativa valorizzerà l'incubatore universitario Enne3, che come ha ricordato il direttore Lorenzo Lerner da anni opera per costruire un legame tra le competenze più innovative e coloro che si propongono con spirito imprenditoriale. All'interno del protocollo d'intesa Enne3 avrà proprio il compito di perfezionare le idee di impresa, sviluppare la parte di innovazione e accompagnare le nuove imprese verso la sostenibilità economica.

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