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Economia

Tariffa rifiuti, Novara è la seconda città meno cara d'Italia

Secondo lo studio di Uil la Tari in città è tra le più economiche del Paese

Novara è una città "riciclona", e questo si sa ormai da anni. Ma che Novara fosse anche la seconda città d'Italia in cui si paga la tariffa rifiuti più bassa forse non era notizia così nota.

A dirlo è la Uil, che ha fatto uno studio compartativo tra tutti i comuni capoluogo di provincia del Paese e ha scoperto che, dopo Bolzano, la nostra città è quella in cui si paga di meno per lo smaltimento. Uil ha usato come metro di giudizio un conto basato su una famiglia 4 componenti e appartamento di 80 metri quadri, con un reddito ISEE 17.812 euro: la media nazionale delle tariffe, già comprensive del tributo provinciale ambientale, è di 294,97 euro per quest'anno. I contribuenti novaresi però pagheranno 165,48 euro, quasi 130 euro in meno rispetto alla media. Se si considera poi il periodo tra il 2014 e il 2017 si può notare una diminuzione della tariffa del -3,9%, -0,5% tra l'anno scorso e il 2017.

Insomma, un bel risparmio per i cittadini novaresi, che possono quindi vedere i frutti degli "sforzi" compiuti in questi anni per differenziare i rifiuti. Lo smaltimento corretto di plastica, vetro, alluminio, carta e cartone porta infatti al Consorzio Basso Novarese un notevole risparmio, che si ripercuote quindi sulla tariffa. A partire dalla fine del 2018 in città dovrebbe arrivare la tariffa puntuale, con la quale saranno conteggiati esattamente tutti i rifiuti non recuperabili prodotti da ogni famiglia: chissà che la Tari non possa scendere ancora. 

COME FUNZIONA LA TARIFFA PUNTUALE

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