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Al via la vendemmia nel novarese e Vco, Coldiretti: "Calo della quantità ma qualità eccellente"

Secondo l'associazione di categoria, in alcune zone potrebbe registrarsi un calo del 50% a causa della siccità e della Popillia Japonica

Ha preso il via questa settimana la vendemmia sulle colline del novarese e del Vco, dopo che nei giorni scorsi in alcune zone sono state raccolte piccole partite utili alle basi dello spumante.

Secondo Coldiretti Novara-Vco quest'anno si registrerà un calo nella raccolta dell'uva, che però sarà di alta qualità: "La situazione ad oggi - commentano dall'associazione di categoria - indica una vendemmia con uve molto sane visto l’andamento climatico estremamente asciutto e la pochissima grandine caduta nel periodo estivo. Nelle zone, verso il nord delle due province, dove vi è stato qualche temporale estivo che ha portato benefici, la vendemmia si prospetta davvero eccellente. Nelle aree dove è piovuto meno le uve si presentano sempre molto belle ma decisamente più asciutte e leggere".

"Se da un lato però la qualità dovrebbe essere di livello molto alto - aggiungono da Coldiretti - l’altro lato della medaglia non è così roseo: la grande siccità e i danni provocati da insetti e parassiti (specialmente la Popillia Japonica) hanno fatto calare notevolmente la quantità di uva raccolta che in alcuni casi potrebbe far registrare una diminuzione anche del 50%. Per valutazioni più dettagliate della perdita produttiva, però, i calcoli si potranno fare soltanto a fine vendemmia. Si auspica comunque un cambio di clima, che viri verso situazioni più autunnali ovvero con più escursione termica fra giorno e notte. Inoltre la speranza di qualche altra pioggia potrebbe giovare soprattutto per i Nebbioli da invecchiamento".

"Le punte elevate di caldo in luglio e la grande siccità hanno accelerato parecchio il ciclo vegetativo, anticipando la raccolta - commentano la presidente e la direttrice di Coldiretti Novara-Vco Sara Baudo e Francesca Toscani -. Inoltre la presenza sempre più costante e pericolosa della Popillia Japonica ha creato diversi disagi ai viticoltori. Nonostante queste problematiche la buona notizia è che si prospetta un’ottima annata per quanto riguarda la qualità dei vini".

Una situazione che cambia a seconda dell'area e del tipo di vitigno: "Le zone delle province più a ridosso dell’alta collina, verso le montagne - spiegano ancora da Coldiretti Novara-Vco - hanno potuto beneficiare di qualche pioggia saltuaria e pertanto il danno della siccità è piuttosto limitato. Nei vigneti delle aree più verso la pianura si ha una incidenza sensibile del danno per siccità, che consiste in alcune zone anche nel disseccamento di parte dei grappoli, su varietà precoci come Vespolina e Croatina, ma anche le uve che vanno a maturazione hanno risentito della condizione climatica portando ad una sensibile riduzione della grandezza dell’acino e quindi del peso. Il vitigno Nebbiolo ha dimostrato una maggiore resistenza ed adattamento alla stagione. Nei vigneti più vecchi, infine, l’incidenza è minore rispetto a vigneti più giovani".

Il caso di Romagnano Sesia

"Abbiamo iniziato con la vendemmia in questi giorni, partendo con i rosati e i rossi come Nebbiolo e Vespolina, mentre per il Ghemme incominceremo più tardi - commenta Marco Ioppa dell’azienda vitivinicola Ioppa di Romagnano Sesia -. La siccità ha influito decisamente sul nostro raccolto: a luglio la situazione era complessa, poi fortunatamente ci sono stati alcuni temporali che hanno giovato alle viti. Ci sarà un calo ma la qualità dovrebbe essere buona".

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