"L'Avaro" di Molière per l'anteprima del Festival della Dignità Umana
A settembre tornerà il Festival della dignità umana; l'anteprima della rassegna sarà sabato 24 giugno a Borgomanero con uno spettacolo teatrale. Alle 21 nel cortile della Scuola di Teatro di Borgomanero in via De Amicis 21, infatti, andrà in scena lo spettacolo “L’Avaro” di Molière, a cura di Giovanni Siniscalco e dell’associazione culturale Nati Domani; appuntamento della rassegna “199 Seggiole sotto le stelle” e Anteprima ufficiale del Festival della Dignità Umana 2017.
L’opera, conosciutissima, si presta a diverse interpretazioni drammatico-tragiche ma anche “farsesche” e, in entrambi i casi, si rivela una efficace dissertazione intorno ad un elemento che accomuna consapevolmente o meno, un po’ tutti. Protagonista assoluto dell’opera di Molière è il personaggio di Arpagone, talmente avido di denaro da trasformare ogni occasione o ogni altro essere umano (tra cui i suoi figli) in una fonte di guadagno. Arpagone mette in mostra tutte le “miserie” di un uomo che vive al fine di accumulare beni, non per migliorare la sua vita ma esclusivamente per goderne del possesso. Arpagone vive per il suo denaro. Possederlo è ragione di vita e di esistenza. Il non averlo è il nulla, il buio. Il filo conduttore dell'opera è il legame patologico di Arpagone ad una cassetta, ove sono custoditi tutti i suoi denari. La perdita di questa lo trascina alla disperazione. Una scelta che si ritiene efficace, quella del capolavoro di Moliére, per l’Anteprima del Festival, quest’anno dedicato al tema del dono e alla gratuità al fine di «invitare il pubblico a riflettere sulla morale dell’opera e su quel sentimento di egoismo e avidità che, troppo spesso, s’impadronisce del cuore degli uomini».
La piéce sarà portata in scena dagli allievi del corso avanzato 1 della Scuola di Teatro di Borgomanero (nello specifico Alberto Cavallo, Adriana Capelli, Marzia Perolio, Simona Trombetta, Fausto Fiorina, Teresa De Nicolo, Davide De Carli, Marianna Federici, Clemente Ghisi, Antonio Granato) con regia e adattamento di Giovanni Siniscalco e la consulenza di Roberta Turconi e Angela Forestiere. In un allestimento scenico pensato a moduli, dove ogni spazio racconta la gabbia in cui “l’avaro” vive e fa vivere gli altri personaggi, si ritroverà un omaggio al costume scenico di tradizione nel rispetto della moda del Seicento francese.
L’edizione 2017 del Festival, si aprirà ufficialmente il prossimo 23 settembre, con alcune importanti novità rispetto alle precedenti edizioni.
La prima e più evidente è l’estensione dei territori coinvolti negli eventi: oltre a Borgomanero, Cureggio, Briga e Romagnano Sesia; infatti, il Festival approderà anche ad Arona e si sposterà nel capoluogo per una serie di appuntamenti. A Novara, infatti, sono previste conferenze, incontri con autori e anche uno spettacolo teatrale.
Tutti gli eventi in programma per il Festival sono suddivisi in cinque sezioni:
- Conferenze e dibattiti con esperti;
- Incontri con scrittori;
- Spettacoli teatrali;
- Testimonianze dal mondo del volontariato;
- Progetto scuole – Attività con gli studenti.
La maggior parte degli eventi del Festival si terranno dal 23 settembre al 28 ottobre 2017 ma è prevista anche una “coda d’iniziative” su novembre e, come tradizione, l’anteprima del Festival a giugno.