Al Broletto, la mostra: "Le ali del Piemonte. Tracce di storia della Aeronautica militare e dell’industria del volo"
Continuano gli eventi per celebrare il centenario all'Aeronautica militare. Dal 6 ottobre la sala Accademia del Broletto ospiterà la mostra "Le ali del Piemonte. Tracce di storia dell'Aeronautica militare e dell’industria del volo (1909-2023)"
La mostra, ad ingresso gratuito sarà aperta da martedì a domenica, dalle 10 alle 19, fino al 22 ottobre 2023.
L’esposizione è un percorso che intende raccontare al visitatore gli eventi, i personaggi, i record, l’attività industriale, i pionieri, così come la febbre per il volo e, fatto poco noto, il coinvolgimento delle donne nelle attività aviatorie.
La mostra ospiterà cimeli storici originali, ma anche documenti, fotografie e cartoline, riviste, giornali, medaglie, distintivi, modellini, oggetti commemorativi che raccontano i 100 anni di storia dell’aeronautica. Al di fuori di teche e vetrine, saranno presenti oggetti di maggiori dimensioni, quali: un'elica di legno di un aereo Caproni, un motore stellare Piaggio, o un abitacolo di un caccia F-104.
Una sezione speciale sarà poi dedicata ai protagonisti dell'Aeronautica del nostro territorio. Tra gli assi della prima guerra mondiale vanno ricordati Alvaro Leonardi, di Cameri, e Cesare Magistrini, di Maggiora. Ma tanti altri se ne potrebbero citare, per quanto non novaresi di nascita, ma perché brevettati della Scuola Gabardini di Cameri. Nel periodo della seconda guerra mondiale, il novarese Carlo Emanuele Buscaglia fu l'asso degli aerosiluranti, vera spina nel fianco della Marina inglese nel Mediterraneo. Novara ne onora il ricordo con una scuola ed una piazza a lui intitolate, oltre a un monumento sull’Allea. Silvio Cella, altro aerosilurantista, e Teresio Martinoli, asso degli assi della Caccia che vantava 22 abbattimenti. Drammaticamente, tutti e tre uniti dalla morte nell'agosto del 44 nel cielo di Napoli.
Oltre alla mostra nella sala Accademia è prevista anche un'esposizione esterna, nel sottoportico, con la presenza di cimeli del Gavs Piemonte e un mezzo A.M gentilmente concesso dall'Aeroporto militare di Cameri.