Borgomanero: al Teatro Nuovo arriva "Due donne che ballano"
Lunedì 20 febbraio al Teatro Nuovo di Borgomanero va in scena lo spettacolo "Due donne che ballano" di Josep Maria Benet i Jornet. Con Maria Paiato e Arianna Scommegna; regia di Veronica Cruciani. Produzione del Centro d’Arte Contemporanea Teatro Carcano.
"Due donne che ballano" è la prima produzione del Centro d’Arte Contemporanea Teatro Carcano, costituito a gennaio 2015. Ad interpretarla due autentiche stelle della scena italiana, le pluripremiate Maria Paiato e Arianna Scommegna, splendidamente dirette da un altro talento della scena italiana, Veronica Cruciani.
LO SPETTACOLO. Una donna anziana e una giovane chiamata a farle da badante. Tutte e due schive, energiche, sarcastiche ed eroiche. Si odiano e si detestano perchè sono simili, perchè ognuna ha bisogno dell’altra, e, nella solitudine delle rispettive vite, sono l’una per l’altra l’unica presenza confortante. Consumano le poche ore alla settimana che passano insieme becchettandosi, pungendosi e confessando di sé quello che solo a un estraneo di riesce a confessare. Ballano. Come balla una nave in balìa delle onde. Ballano la danza dell’esistenza dura e difficile di chi porta dentro una sofferenza ma fuori esibisce una faticosa immagine di forza e autosufficienza. Ballano come una coppia estratta dal mazzo della casualità, quando nelle balere due sconosciuti si trovano a ballare insieme. E per questo ballo non ci sono cavalieri, non ci sono uomini possibili, non ci sono mariti, padri o figli ad accompagnarle. Ma solo due donne che ballano. Avrebbero potuto non incontrarsi mai e continuare a ballare da sole come hanno sempre fatto, e invece per loro fortuna il sollievo della coppia finalmente addolcisce un po’ la fatica. Veronica Cruciani racconta una minuscola storia come tante ne accadono nei grandi condomini di qualsiasi città, un microcosmo, un ecosistema esistenziale, che attraverso la scrittura di Benet I Jornet diventa un modo gentile, amaro e profondamente ironico di raccontare un’intera società, in cui le persone difficili e scomode sono estromesse e confinate ai margini, ad affrontare in solitudine la pista da ballo del proprio destino.