Giornata della Memoria: al Faraggiana in scena "Quartetto per la fine del tempo"
Giovedì 21 gennaio, alle 21, il Teatro Faraggiana celebra la Giornata della Memoria con lo spettacolo "Quartetto per la fine del tempo" di Olivier Messiaen. L'evento è organizzato dalla scuola di musica Dedalo e dalla Fondazione Nuovo Teatro Faraggiana, nell'ambito della rassegna "Musica in scena".
Con l'Ensemble Iri da Iri: Anna Molinari, violino; Marco Sorge, clarinetto; Lucia Molinari, violoncello; Riccardo Bisatti, pianoforte. Lucilla Giagnoni, voce narrante.
Ingresso 10 euro, ridotto a 8 euro per i soci Dedalo e gli iscritti all'associazione Amici della Dedalo.
Lo spettacolo
In uno dei più bui momenti della storia dell'uomo, nel gennaio 1941, al campo di prigionia Stalag VII A di Görlitz, vide la luce una delle composizioni più immense e potenti della storia del Novecento musicale: il Quatuor pour la fin du Temps (Il quartetto per la fne del Tempo) di Olivier Messiaen. Nella fredda notte del 15 gennaio Messiaen al pianoforte, insieme a tre musicisti prigionieri come lui, dedicò ad una platea di centinaia di uomini reclusi un momento di evasione attraverso l’arte. Circondato da oppressione, privazione e isolamento, Messiaen fu però traftto dal canto libero degli uccelli, da visioni di angeli e dall'Eternità, dando voce ad un eterno messaggio di speranza, fede, libertà e amore.
Proprio nel giorno dedicato alla Memoria delle vittime della Shoah, "Musica in Scena 2022" propone dunque l'ascolto di questo capolavoro. L'esecuzione a cura dell'Ensemble novarese "Iri da Iri" è guidata dalla voce di Lucilla Giagnoni.