L'Innaffiatore del cervello di Passannante a Pernate
A Pernate va in scena la pièce teatrale tratta dal monologo di Ulderico Pesce, con drammaturgia adattata da Angelo Coviello, in due atti, della durata complessiva di 90 minuti circa, inclusa la pausa tra il primo ed il secondo atto.
Trama: Giovanni Passannante nasce a Salvia (PZ) nel 1849 da genitori poverissimi. Autodidatta, sviluppa una coscienza anarchica e il 17 Novembre 1878 attenta alla vita del Re d’Italia Umberto I°, ferendolo leggermente. Arrestato e torturato perché sveli gli ipotetici complici, dopo un processo sommario è condannato a morte. La pena capitale è commutata in ergastolo e Passannante trascorre 10 anni in catene a Portoferraio. In seguito, dichiarato pazzo, viene rinchiuso nel Manicomio Giudiziario di Montelupo Fiorentino, dove muore nel 1910. Il cranio ed il cervello dell’anarchico vengono trasferiti al Museo Criminologico di Roma dove rimangono fino al 10 maggio 2007, data in cui ai resti viene data sepoltura nel cimitero del suo paese.
Il lavoro teatrale non propone malcelati tentativi di riabilitazione, nè di esaltazione di un gesto criminoso, ma tende ad indurre lo spettatore ad un giudizio libero ed obiettivo.