Un libro che non è scritto da un teologo ma da un tecnico con delle lacune sia storiche che letterarie. Chi ha stabilito che di religione, nel senso ampio del termine, o di spiritualità ne possano parlare solo i professionisti dell'argomento?

La spiritualità ha sempre riguardato chiunque, dall'indigeno della più remota foresta amazzonica al presidente degli Stati Uniti.

Metà del libro si è scritto da solo. La fatica è stata setacciare libri, leggende, raccolte di aforismi, social network, biografie e interviste a personaggi che hanno segnato lo scorso secolo. Bob Caprai è andato a pescare perfino una frase tratta dal famoso cartoon The Simpson che in un contesto comico ha descritto una profonda verità.

Per l'altra metà del libro Bob Caprai, libero da preconcetti religiosi, ha osservato molti cristiani devoti alla Chiesa Romana Apostolica non per avversione verso questa religione ma solo perché è la più diffusa tra i miei vicini, colleghi e amici. Non ha attaccato nessuno ma si è posto delle domande legittime dimostrando invece ammirazione per chi segue come dovrebbe il proprio credo e biasimando chi invoca il Creatore solo nel momento del bisogno ma contravvenendo alle regole della propria religione per il resto della vita.

 

Bob Caprai è vissuto, nel periodo infanzia/adolescenza, in un ambiente multietnico con influenza statunitense, ebraica, cattolica e marxista. Ha frequentato prevalentemente la chiesa di Mormon e, a tutt'oggi, ne ha un ottimo ricordo ma la fede -se non nasce da dentro- non può essere costruita.

Sostanzialmente questo è il concetto che ha dato il via alla stesura di un libro, quasi un'ovvietà: l'essenza della fede consiste proprio nel credere senza poter dimostrare, se si potesse dimostrare l'ateismo sarebbe una religione.

Alla fine della lettura di questo libro ognuno rimarrà della propria idea ma avrà qualche stimolo in più a riflettere sulla propria condizione spirituale e, paradossalmente, decidere se vivere seriamente la propria religiosità o cominciare un processo di distacco per approdare all'ateismo o ad una religione diversa.