"Donne di seta", il XIX secolo rivive nella storia della moda
La moda femminile come spazio di affermazione della donna in un’epoca fortemente maschilista e non solo come strumento di abbellimento del corpo femminile: questo il fulcro della mostra "Donne di seta. Storia, tecnica e letteratura nelle collezioni di abiti antichi del Novarese" che sarà inaugurata venerdì 5 febbraio alle 17,30, nella Sala Casorati in via Silvio Pellico 3 a Novara.
Curata da Simona Gavinelli e Francesco Gonzales, esporrà modelli di abiti indossati dalle donne appartenenti al ceto medio-alto nel periodo fra il 1840 e il 1910, provenienti dalla collezione di Progetto Tanzio e da quelle conservate nei musei etnografici di Romagnano Sesia e di Oleggio.
"Donne di seta" è un evento che si colloca all’interno della rassegna "Un febbraio da non dimenticare", organizzata dalla Provincia di Novara in collaborazione con Atl, nell’ambito delle iniziative promosse dal Sistema culturale integrato, finanziato da Fondazione Cariplo. Un lavoro realizzato a più mani a cui hanno contribuito anche Scrinium, Diocesi di Novara, Università Cattolica, Archivio di Stato.
Nella Sala Casorati saranno esposti esempi di abiti di pregiata fattura italiana, europea e americana, riccamente decorati e realizzati con sete raffinate, restaurati ad arte dal laboratorio dell’Abbazia benedettina Mater Ecclesiae dell’isola di San Giulio. A completare l’allestimento sarà la presenza di pannelli riportanti frasi evocative tratte dai più noti romanzi dell’800, come, ad esempio, "Un matrimonio in provincia" della novarese Marchesa Colombi e dalle opere di Tarcchetti e Zolà. Anche le immagini giocheranno un ruolo importante: la presenza di ritratti del tempo, unitamente a disegni e stampe, catapulteranno il visitatore nella perfetta atmosfera ottocentesca.
La mostra resterà visitabile, gratuitamente, sino al 29 febbraio, dal mercoledì alla domenica, dalle 15,30 alle 19 e al mattino su appuntamento.