Torna "Musica in scena": il 16 febbraio concerto del Simone Locarni Quartet
Sabato 16 febbraio, alle 21 all'Auditorium della Scuola di musica Dedalo, nuovo appuntamento della rassegna "Musica in scena" a cura di
Scuola di Musica Dedalo e Associazione Amici della Dedalo in collaborazione con Fondazione Nuovo Teatro Faraggiana.
Dopo il riuscitissimo concerto di Fabrizio Bosso con la Big Band diretta da Wally Allifranchini al Teatro Faraggiana la rassegna prosegue con il giovanissimo e talentoso pianista jazz Simone Locarni che presenterà in concerto, con il proprio quartetto, i brani contenuti nel suo primo cd "Playin’ Tenco" dedicato al cantautore Luigi Tenco. Con lui suoneranno affermati musicisti di provata esperienza del panorama jazzistico italiano: Mario Biasio al clarinetto, Stefano Solani al contrabbasso e Nicola Stranieri alla batteria.
Il progetto "Playin’ Tenco" nasce dalla profonda passione del leader Simone Locarni nei confronti del cantautorato italiano, ma anche di una condivisa esigenza stilistica: esaltare la potenza evocativa delle melodie di Luigi Tenco sacrificando però i meravigliosi testi, a cui comunque è stata resa più volte giustizia dalle antologie e dai numerosi tributi. La peculiarità del progetto sta dunque nell’interpretazione esclusivamente strumentale delle opere del cantautore piemontese. Il compito di esaltare queste melodie è stato affidato al clarinetto, perché nessuno strumento meglio di questo avrebbe potuto filtrare la sinuosità e la leggerezza della voce di Tenco tramite una via non più vocale. Il risultato è frutto del continuo e scrupoloso lavoro di perfezionamento collettivo degli arrangiamenti del pianista Simone Locarni, senza però mai perdere di vista l’unico e fondamentale obiettivo: agire sempre e solo nel solco della poetica tenchiana. I mezzi utilizzati sono di conseguenza molteplici, a sottolineare l’unicità di un progetto che ha voluto usare il linguaggio e le convenzioni jazzistiche non come scopo, bensì come mezzo stilistico, nel tentativo costante di richiamare virtualmente Tenco sul palco attraverso la risonanza della sua assenza, e inducendo così gli ascoltatori ad abbandonare solamente per un’ora le meravigliose liriche, lasciando trionfare solo e soltanto la musica.