Teatro, al Faraggiana arriva Natalino Balasso
Grande attesa per lo spettacolo di Natalino Balasso ("Velodimaya") in programma giovedì 22 dicembre al Faraggiana.
Velodimaya è una specie di mappa del pensiero contemporaneo, in un tempo indefinito, nel vortice degli uomini e delle nazioni. Le nazioni moderne non sono nazioni, sono affari. E in tutta questa compravendita qual è la verità? Come possiamo raccontare i drammi del contemporaneo senza cedere allo sconforto? Solo il teatro può farlo, attraverso la commedia, attraverso la parola e l’arte della risata.
Dopo "Ercole in Polesine" che raccontava dei miti greci, "La Tosa" e "Lo Storione", su una storia quasi vera degli anni Trenta, e il ritorno all’anno Zero con "L’idiota di Galilea", "ho voluto fare uno spettacolo - ha dichiarato alla stampa Natalino Balasso - che non fosse figlio dell’ovvio, le solite battutine sui politici o sul gossip di giornali e tv".
Il titolo è preso in prestito da Schopenhauer, secondo cui l’uomo vede il mondo per come lo desidera, non per come è. La vita è un sogno, dice: il reale si nasconde sotto il velo di maya. "Io arricchisco questa teoria - ha detto ancora Balasso - aggiungendo che l’uomo ha nel cervello un Puffo proiezionista: usa il velo come schermo, per cui ognuno di noi vede il suo film".