Novara Pride, in città torna la parata per i diritti Lgbt
Si terrà sabato 14 settembre il secondo Novara pride, la manifestazione di orgoglio per le proprie scelte e il proprio orientamento sessuale organizzata dall'associazione NovarArcobaleno, in collaborazione con Agedo Novara, Sermais, Emergency Novara e Amnesty Internationale Novara.
Dopo il successo della prima edizione, a Novara torna la parata per i diritti civili della comunità Lgbtqia (lesbiche, gay, bisessuali, trans, queer, intersessuali e asessuali), che attraverserà la città per dare visibilità a questa parte della cittadinanza e lottare contro ogni stereotipo e discriminazione. La parata partirà dal piazzale dell'autostazione di largo Pastore, con ritrovo alle 14, e arriverà in piazza Martiri percorrendo il centro storico.
Le foto della prima edizione del Novara Pride
"50 anni di 69" è lo slogan scelto quest'anno, per festeggiare i cinquant'anni dai Moti Rivoluzionari di Stonewall. Madrina ufficiale della manifestazione sarà Romina Falconi, accompagnata dalla drag queen Antonella Credici, seconda madrina e presentatrice.
Inoltre, gli organizzatori hanno deciso di dedicare il Novara Pride alla memoria di Elisa Pomarelli: "Quello di Elisa Pomarelli, 28 anni, è stato a tutti gli effetti un duplice omicidio: da una parte l’ennesimo caso di brutale femminicidio, dall’altra il disgustoso processo di beatificazione che la stampa nazionale ha condotto nei confronti dell’assassino. La colpa di Elisa è stata quella di non ricambiare un amore che non sarebbe mai potuto nascere. È stata farsi carico di secoli di lotte femministe, ascoltare il proprio Io. Ad animare Elisa è stato lo spirito che 50 anni fa ha acceso la miccia dei Moti di Stonewall. Senza inutili giri di parole, Elisa Pomarelli è morta perché ha rivendicato il proprio diritto di rifiutare un uomo. Di parole, spesso dannose, ne abbiamo lette troppe: noi riteniamo sacrosanto che il Novara Pride di questo sabato sia dedicato alla figura di Elisa. Oltre a rientrare pienamente nello spirito della nostra manifestazione, siamo convinti di voler rispondere a tanta violenza con la gioia e la sfrontatezza che ha sempre caratterizzato questa Comunità. La memoria di Elisa va portata in piazza affinché il suo coraggio, quello di una donna fieramente lesbica, non sia stato vano".