"Per seguire la mia stella": in biblioteca Laura Bosio e Bruno Nacci
"C'era chi la adorava, molti non l'amavano affatto, le donne per il suo coraggio che scambiavano per arroganza, gli uomini per la sua intelligenza e il suo talento, le une e gli altri per la sua singolarità che era diventata ogni giorno più visibile. Il pericolo di una diversità".
Questo è solo un piccolo pezzo del romanzo che giovedì 4 maggio alle ore 18 apre gli incontri del mese dei Giovedì letterari della Sezione Novarese della Biblioteca Negroni di Novara, in corso Cavallotti 6. Laura Bosio e Bruno Nacci, presentano infatti il loro ultimo lavoro edito da Guanda: Per seguire la mia stella, a dialogo con Alessandro Barbaglia.
Si respira aria di melodramma in questo romanzo che, tra Storia e invenzione, riporta in vita passioni e intrighi del Rinascimento italiano e una straordinaria figura femminile a lungo dimenticata. Siamo a Lucca, città dalle cento torri e dalle cento chiese, dai bastioni possenti, ricchissima e spietata, devota e ribelle, fiera della sua indipendenza. Nel 1515, proprio a Lucca, nasce una donna simile alla sua città, orgogliosa e non domata, condannata a una vita controcorrente dal suo stesso essere donna e da un precoce talento poetico. Figlia di mercanti che esportano le loro finissime stoffe in tutta Europa, Chiara Matraini non è nobile né cortigiana, le sole condizioni che le permetterebbero un riconoscimento pubblico. Nel suo destino c’è un futuro di moglie e madre con un’oscura vita tra le mura di un palazzo. Invece Chiara, forte degli studi che i genitori le hanno consentito, decide di diventare una letterata, di più, una poetessa, pubblicando con il suo nome un volume di Rime che ottiene molti consensi. Una scelta che paga duramente, senza smettere mai di lottare, per amore del figlio, della poesia e dell’uomo a cui si lega dopo la morte del marito, suscitando scandalo. Attorno a lei, un mondo in rapido cambiamento, tra la scoperta di terre fino ad allora sconosciute, la finanza nascente, le inquietudini artistiche, le guerre di dominio e gli aspri conflitti religiosi.
Laura Bosio, nata a Vercelli, vive e lavora a Milano come scrittrice ed editor. Ha esordito nel 1993 con il romanzo I dimenticati (Feltrinelli - premio Bagutta Opera Prima). Ha poi pubblicato Annunciazione (Mondadori 1997 - premio Moravia) raccogliendo un ampio consenso di critica. Sono seguiti: Le ali ai piedi (Mondadori 2002), Teresina. Storie di un'anima (Mondadori 2004) e Le stagioni dell'acqua (Longanesi 2007 - finalista premio Strega). Del 2008 la nuova edizione di Annunciazione. Storia di una fascinazione (Longanesi). Per la collana "I Mistici" di Leonardo-Oscar Mondadori ha curato l'antologia La ricerca dell'impossibile. Voci della spiritualità femminile, dedicata all'esperienza mistica, filosofica e spirituale delle donne nella letteratura. Nel 1997 ha collaborato al soggetto e alla sceneggiatura del film Le acrobate di Silvio Soldini. Inoltre, dato il suo legame forte con il territorio della pianura tra Vercelli e Novara, ha vinto anche il premio Graziosi Terra degli Aironi, nella sezione dei romanzi editi.
Bruno Nacci, ha tradotto classici della letteratura francese da Chamfort a Nerval, a Pascal, di cui ha curato, tra l’altro, i Pensieri (Garzanti 1994; nuova edizione Utet 2014). Su Pascal ha scritto una biografia: La quarta vigilia. Gli ultimi anni di Blaise Pascal (La Scuola di Pitagora 2014). Presso Archinto è uscito il racconto di un fatto di cronaca: L’assassinio della Signora di Praslin (2000). Con Laura Bosio ha raccolto un secolo di testimonianze sul carattere degli italiani in Da un’altra Italia (Utet 2014).