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Torna il Festival della Dignità umana

A Borgomanero seconda edizione dedicata a "Lavoro e dignità" con incontri, dibattiti, spettacoli teatrali e una mostra fotografica dal 19 settembre al 9 ottobre. Coinvolte anche le scuole con un progetto formativo

Il tema del lavoro e della sua dignità occupa, oggi, un posto centrale nel contesto della società globale. A livello di riflessione teorica e riconoscimento giuridico, sono stati fatti, nel tempo, importanti progressi, ma la vita delle persone è ancora ben lontana dalla piena affermazione dei principi fondamentali sanciti dalle Carte dei diritti.

Nel mondo contemporaneo sono, infatti, presenti quotidiane e drammatiche violazioni della dignità: guerre, violenza, fondamentalismo e tortura occupano ogni giorno le prime pagine dei media. Le disuguaglianze economico-sociali generano povertà diffusa che costringe una percentuale consistente dell’umanità a vivere al di sotto della soglia minima di sopravvivenza; razzismo e xenofobia dilagano pericolosamente. La riflessione sul valore della dignità dell’uomo è, oltre che politica,  etica e culturale. Il lavoro è una delle componenti fondamentali della dignità della persona; come ha più volte ribadito Papa Francesco: “Non c’è dignità senza lavoro”.

Il Festival della Dignità Umana, nel 2015, è promosso e realizzato  dall’Associazione “Dignità e Lavoro – Cecco Fornara - Onlus”, con l’obiettivo di essere un momento di riflessione da un lato sui notevoli cambiamenti intervenuti nel mondo del lavoro con gravi conseguenze sull’occupazione e dall’altro sulle nuove prospettive di lavoro che possono essere colte dai giovani in questo momento di crisi e trasformazione.

Dal 19 settembre al 9 ottobre 2015quattro Comuni della provincia di Novara (Borgomanero, Cureggio, Fontaneto d’Agogna, Romagnano Sesia) ospiteranno gli oltre 15 appuntamenti previsti nel programma. Incontri, tavole rotonde, confronti e dibattiti,  ma anche spettacoli teatrali e musicali una preziosa mostra fotografica e un importante progetto con le scuole, sono gli elementi che caratterizzeranno il Festival.

L’inaugurazione è fissata per sabato, 19 settembre alle 17.30 nella splendida cornice del Chiostro della Casa Madre delle Suore Rosminiane a Borgomanero con l’incontro intitolato “Il lavoro e l’uomo” in cui interverranno il Prof. Stefano Zamagni, docente di Economia Politica presso l’Università di Bologna e il Prof. Davide Maggi, docente di Economia Aziendale presso l’Università del Piemonte Orientale.

 Tra gli altri ospiti della rassegna spiccano i nomi del giornalista de “La Stampa” Walter Passerini che, venerdì, 25 settembre, alle 21, nella Sala SOMS di Borgomanero presenterà il suo libro “La guerra del lavoro: precariato, disoccupazione, licenziamenti, perché nessuno è al sicuro: come trovare lavoro in un conflitto ormai globale” e del Prof. di Etica Giannino Piana che, mercoledì, 30 settembre alle 21, nella Sala comunale di Cureggio affronterà il tema “Qualeetica del lavoro? ”.

Il Prof. Eugenio Borgna, Primario emerito di Psichiatria all’Ospedale Maggiore della Carità di Novara e il sociologo Aldo Bonomi, Direttore del Consorzio Aaster (Agenti di Sviluppo del Territorio), Sabato, 3 ottobre, alle 16 alla Villa Marazza di Borgomanero, interverranno  su “Precariato e disoccupazione: crisi di identità, sofferenza e disagio”.

Sempre al tema “dignità e lavoro” sono dedicati i due spettacoli previsti dalla rassegna: Sabato, 19 settembre, alle 21, al Teatro Rosmini, andrà in scena “Caffè col morto”, spettacolo della Compagnia Teatrale Musicalbox di Borgomanero e Servi di Scena. Un piccolo spaccato della società odierna raccontato ai tavoli di un bar, personale racconto del lavoratore di oggi.

Sabato, 26 settembre, invecesempre alle 21, al Teatro Rosmini di Borgomanero sarà la volta di “Il tempo senza lavoro”reading musicale interpretato da Laura Curino (celebre il suo “Olivetti” scritto, anni fa, con Gabriele Vacis), Massimo Cirri (ideatore e conduttore della trasmissione radiofonica di Radio 2 “Caterpillar”), Corrado Mandreoli, Paola Fontana, Tiziana Crostelli e Marcello Fera con il Trio Conductus. Una viva e vivace riflessione in cui il tempo senza lavoro è quello che devono amaramente affrontare gli ex lavoratori di un’azienda informatica, trascinata nel baratro da una gestione incompetente e criminale.

Dal 20 settembre, e per tutta la durata del Festival, rimarrà allestita nei locali di Villa Marazza a Borgomanero, la preziosamostra fotografica “Il ‘900 borgomanerese raccontato dal lavoro – Uno sguardo al passato per accendere il futuro”,con immagini storiche, a cura di Giuseppina Cerutti.

Importante, quest’anno, il coinvolgimento nel Festival delle scuole: obiettivo del Comitato organizzatore è, infatti, attivare una proficua collaborazione con gli istituti per coinvolgere i giovani quali interlocutori attivi. Gli allievi, coordinati e formati da Manuel Cerutti nelle settimane antecedenti il Festival, potranno vivere un’esperienza formativa incontrando gli scrittori, i giornalisti, i registi e gli attori ospiti e occupandosi della gestione delle location, della partecipazione ai dibattiti e della produzione di materiale fotografico e video. A tutti sarà poi consegnato un attestato da utilizzare, a discrezione degli istituti, per il riconoscimento di crediti formativi.

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