Teatro: Vinicio Marchioni e Francesco Montanari al Coccia con "Uno zio Vanja"
Sabato 2 alle 21 e domenica 3 febbraio alle 16 per il cartellone di Prosa sul palco del Teatro Coccia arrivano Vinicio Marchioni e Francesco Montanari con "Uno zio Vanja", di Anton ?echov, con la regia di Vinicio Marchioni.
Biglietti dai 16 ai 32 euro. La stagione di Prosa è realizzata con il sostegno di Fondazione Piemonte dal Vivo. Per informazioni e biglietti www.fondazioneteatrococcia.it oppure biglietteria del teatro aperta da martedì a sabato dalle 10.30 alle 18.30 (0321233201).
Lo spettacolo
Il 26 ottobre del 1899 Anton ?echov fa rappresentare al Teatro d’Arte di Mosca "Zio Vanja", oggi considerato uno dei drammi più importanti dello scrittore di Taganrog. Protagonista dei quattro atti originali è Ivan Petrovic Voiniskij, zio Vanja appunto, che per anni ha amministrato con scrupolo e abnegazione la tenuta della nipote Sonja versandone i redditi al cognato, il professor Serebrjakov, vedovo di sua sorella e padre di Sonja. Unica amicizia nella grigia esistenza di Vanja e di Sonja è quella del medico Astrov, amato senza speranza da Sonja. Per il resto sono tutti devoti al professore, che credono un genio. Serebrjakov si stabilisce con i due, insieme alla seconda moglie, Elena. Le
illusioni sono presto distrutte: alla rivelazione che l'illustre professore è solo un mediocre sfacciatamente ingrato, zio Vanja sembra ribellarsi: in un momento d'ira arriva a sparargli, senza colpirlo. Nemmeno questo gesto estremo modifica il destino di Vanja e di Sonja, che riprendono la loro vita rassegnata e dimessa, sempre inviando le rendite della tenuta al professore tornato in città con la moglie. Lo stile di Cechov, semplice e sobrio, modellato sul tragicomico quotidiano restituisce con fascino irripetibile e struggente le complesse sfaccettature dell’esistenza umana anticipando e influenzando tutti i motivi successivi della drammaturgia occidentale europea e nordamericana. L’adattamento di Zio Vanja di Letizia Russo, nel rispetto della linea editoriale di Khora.teatro, ha l’obiettivo di riavvicinare il pubblico ai classici della storia del teatro facendo perno su precise note di contemporaneità della scrittura cecoviana per esaltarne la straordinaria attualità creativa.