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Arca sostiene i ricercatori dell'Università del Piemonte Orientale

L'associazione cofinanzia gli studi della dottoressa Chiara Casale sui biomarcatori di Covid-19

Chiara Casale, ricercatrice impegnata nei laboratori del Centro di ricerca traslazionale per le malattie autoimmuni e allergiche (Caad, Upo) a Novara, è tra le vincitrici Upo (insieme a Michela Borriero, Rebecca Galla e Deepika Pantham) del bando 2020 "Talenti della Società Civile", promosso dalla Fondazione Giovanni Goria e supportato dalla Fondazione Crt. Oltre all’impulso derivante dal bando "Talenti" il suo progetto di ricerca sulla "Caratterizzazione delle vescicole extracellulari in pazienti ospedalizzati per Covid-19" potrà contare sul supporto economico di Arca Onlus, Associazione per la ricerca che cura, nata nel 2018 per volontà di professori e giovani ricercatori dell’Università del Piemonte Orientale con l’obiettivo di sostenere le attività di ricerca in seno al Centro interdisciplinare di ricerca sulle malattie autoimmuni (Ircad) e al Caad.

Il progetto della dottoressa Casale prende spunto dal fatto che sino a oggi sono stati identificati pochi biomarcatori diagnostici/prognostici dell’infezione mediata dal virus Sars-Cov-2. Il progetto si basa sui risultati di studi in cui è stato identificato un aumento di vescicole extracellulari di derivazione piastrinica nei pazienti ospedalizzati Sars-Cov-2 positivi al tampone confrontati con pazienti negativi e con controlli sani (non ospedalizzati). In base a questi risultati, le vescicole piastriniche potrebbero essere considerate come biomarcatori dell’infezione da Sars-Cov-2. Il progetto presentato alla Fondazione Goria vuole proseguire proprio questo studio, reclutando un numero più ampio di pazienti e valutando se le vescicole extracellulari piastriniche possano essere usate nella pratica clinica come rapido test predittivo.

Grazie ad Arca questa e altre ricerche avranno maggiori risorse disponibili. Arca, infatti, si propone di promuovere la raccolta di fondi destinati al finanziamento di progetti di ricerca e di borse di studio destinate al perfezionamento e alla crescita professionale dei ricercatori dell’Upo.

"Stiamo vivendo una pandemia senza precedenti - spiega il dottor Giuseppe Cappellano, presidente dell’associazione Arca, il cui direttivo è composto anche dalle professoresse Annalisa Chiocchetti e Mara Giordano e dalla dottoressa Nausicaa Clemente - e Arca ha voluto dare il suo contributo alla ricerca dedicata al Covid-19. D’altronde il nostro nome descrive in maniera chiara gli obiettivi dell’associazione. L’arca è il contenitore della conoscenza e l'airone, simbolo di sapienza, ha il compito di disseminare tale conoscenza a beneficio di tutti i cittadini del nostro territorio; questa è la nostra mission e spero che questo cofinanziamento sia solo il primo di molti altri che potranno valorizzare il talento dei giovani ricercatori".
 

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