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Coronavirus, riaprono le isole ecologiche ma solo per gli sfalci di verde

Le aziende possono riprendere a conferire invece tutte le frazioni di rifiuti

Le aziende possono riprendere a conferire negli ecocentri tutte le frazioni di rifiuti assimilabili come imballaggi legno e plastica, mentre i cittadini potranno portare nelle isole ecologiche, per ora, soltanto gli sfalci derivanti da potature.

Lo comunica in una lettera agli enti locali, l’assessore all’ambiente Matteo Marnati che nei giorni scorsi aveva ricevuto richieste di chiarimento da parte degli enti locali sulla riattivazione delle attività dei centri pubblici di raccolta rifiuti. "Molti di questi centri - spiega Marnati - hanno stipulato da tempo apposite convenzioni con ditte private, in genere produttrici di rifiuti assimilabili come ad esempio imballaggi in carta, plastica, legno, ovvero con ditte che effettuano il taglio e la manutenzione del verde, il tutto allo scopo di permettere il conferimento di tali rifiuti in prossimità del luogo di produzione, agevolando conciò l’economia locale. Con questa nota - aggiunge Marnati - vogliamo quindi chiarire che questo genere di conferimento è possibile anche in questa fase emergenziale, a fronte di apposita convenzione e purché l’attività dell’azienda rientri tra quelle consentite dei provvedimenti nazionali e o regionali in vigore. A ciò occorre naturalmente integrare tutte le considerazioni riguardante le disposizioni sanitarie cui occorre necessariamente attenersi e che i gestori dei centri pubblici di raccolta dovranno mettere in atto a beneficio dei propri addetti e dell’utenza non domestica che vorrà conferirvi i propri rifiuti".

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