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Il Consiglio regionale del Piemonte approva il Piano energetico ambientale regionale

Marnati: "Uno strumento strategico non solo per l'ambiente e la produttività ma anche per l'autonomia energetica"

Il Consiglio regionale del Piemonte ha approvato il Piano energetico ambientale regionale (Pear), che si pone due obiettivi fondamentali: orientare le politiche regionali a quelle del pacchetto Clima Energia e del Pniec (Piano nazionale integrato per l’energia e il clima), nonché sostenere e promuovere un’intera filiera industriale e di ricerca, con grandi opportunità di crescita. Obiettivi che prevedono sia di ridurre ulteriormente le emissioni dannose per la salute che incrementare la quota di consumi energetici coperta da fonti rinnovabili riducendo così i consumi facendo meno ricorso alle fonti fossili. Si potrà così raggiungere un duplice obiettivo: ridurre del 30% il consumo di energia entro il 2030, ma soprattutto raggiungere una quota vicino al 50% di produzione di energia elettrica regionale proveniente da fonti energetiche rinnovabili.

"Mai come in questo momento storico, segnato ormai da tempo dalla crisi climatica, poi dalla pandemia ed ora dal conflitto in atto alle porte dell’Europa con le conseguenze che potrebbe avere sull’approvvigionamento di gas, il Piano energetico ambientale regionale assume una valenza non solo di estrema attualità ma anche strategica - commenta l’assessore regionale all’Ambiente ed Energia Matteo Marnati -. Siamo all’inizio di una tempesta purtroppo perfetta e c’è il rischio di lockdown produttivi se non si invertirà il trend. Il valore di questo piano energetico è che, oltre a permetterci di approvare una tappa fondamentale per dotare il nostro territorio di uno strumento di pianificazione in ambito energetico e ambientale, i cui indirizzi ci porteranno a raggiungere e, forse, a superare gli obiettivi discendenti dal cosiddetto Pacchetto Energia pulita in un’ottica di sostenibilità ambientale, competitività e sviluppo durevole ma anche, potenziando energia e calore da fonti energetiche rinnovabili come sole, acqua, biomassa, vento, rendere il Piemonte meno dipendente dall'approvvigionamento di gas e petrolio. È necessario potenziare la filiera corta della biomassa, del settore idroelettrico e tutte le fonti rinnovabili possibili di energia da realizzare in Piemonte. Dobbiamo fare il massimo per renderci il più possibile autonomi per salvaguardare la produzione industriale e l’uso elettrico civile".

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