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Sabato, 20 Aprile 2024
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Lago Maggiore più inquinato: tutta colpa di scarichi e torrenti

A rivelarlo, i dati della Goletta dei Laghi, la ricerca di Legambiente che ha monitorato la sponda piemontese del lago Maggiore. Inquinati metà dei punti campionati, 1 su 4 nel Vco, 4 su 6 in provincia di Novara

Più inquinate, rispetto allo scorso anno, le sponde piemontesi del Lago Maggiore.

A rivelarlo è il monitoraggio eseguito dalla Goletta dei Laghi di Legambiente, la campagna nazionale d’informazione scientifica sullo stato di salute dei bacini lacustri realizzata con il contributo del Coou (Consorzio Obbligatorio Oli Usati) e di Novamont.

I risultati della ricerca sono stati presentati a Meina, al termine della tappa piemontese della Goletta dei Laghi, il cui obiettivo è quello di individuare i punti critici, analizzando il carico batterico per individuare gli scarichi non depurati che minacciano la qualità delle acque. Anche nel caso del Lago Maggiore, quindi, l'attenzione è stata focalizzata soprattutto alle foci e in quei tratti "sospetti" segnalati dai cittadini e individuati dai Circoli locali di Legambiente.

Sui dieci rilevamenti effettuati la metà è risultata fortemente inquinata. Ma la distribuzione non è omogenea tra le province del Vco e di Novara: se nella prima oltre i limiti è un punto su quattro, nella seconda sono ben quattro su sei.

Situazione più grave, dunque, nel Novarese, dove sono risultati fortemente inquinati alcuni punti di Arona con la foce del torrente Vevera, il lungolago Marconi, e Dormelletto, presso via Oberdan. Fortemente inquinata, sempre tra Arona e Dormelletto, la foce del rio Arlasca, ricettore del vicino depuratore. In miglioramento rispetto allo scorso anno, rientrando entro i limiti di legge, il campione prelevato al lungolago Caduti di Nassiriya ad Arona e entro la norma anche il nuovo punto di campionamento a Meina, presso via Sempione 69.

A Verbania fortemente inquinato secondo le analisi di Goletta il prelievo alla foce del fiume Toce. Entro i limiti di legge sempre a Verbania la foce del torrente S. Bernardino, a Stresa il punto prelevato a lago presso l'area dove dovrebbe sorgere il nuovo porto turistico, a Belgirate il punto in corrispondenza del lungo lago di via Mazzini.

Si tratta di "criticità note da tempo - sottolineano da Legambiente - chiediamo ai Comuni di affrontarle e risolverle".

 I prelievi e le analisi sono stati eseguiti dal laboratorio mobile di Legambiente. I parametri indagati sono microbiologici (enterococchi intestinali, Escherichia coli) e vengono considerati come "inquinati" i risultati che superano i valori limite previsti dalla normativa sulle acque di balneazione vigente in Italia (Dlgs 116/2008 e decreto attuativo del 30 marzo 2010) e "fortemente inquinati" quelli che superano di più del doppio tali valori.

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