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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Turismo naturista, anche in Piemonte sì a strutture ricettive dedicate ai nudisti

La Giunta regionale approva il regolamento che disciplina i luoghi distintivi e le caratteristiche per le strutture

Il Piemonte si apre al turismo naturista. La Giunta regionale ha infatti approvato il regolamento per la realizzazione e la gestione di strutture ricettive e all’aperto destinate al turismo naturista.

Un regolamento che rappresenta una novità assoluta per l’offerta turistico-ricettiva in Piemonte, e che mira a favorire lo sviluppo del settore, garantendone la legalità e la regolarizzazione. Un atto che, come sottolinea l'assessora alla Cultura e al Turismo della Regione Piemonte Antonella Parigi, mira a dare nuovi strumenti per lo sviluppo del turismo sul territorio, e che guarda in particolare a un settore che rappresenta un target interessante e in crescita, e che rappresenta un’opportunità per gli operatori locali.

Il turismo naturista, come aggiunge Parigi, si inserisce inoltre all’interno dell’offerta turistica legata al cosiddetto "turismo slow", su cui crescita la Regione Piemonte è fortemente impegnata e che può costituire un asset strategico.

Il documento attua quanto contenuto nella legge regionale n.21/2015, approvata su proposta del Movimento 5 Stelle, ed è stato coordinato con le associazioni di categoria (Uni, Unione Naturisti Italiani, e l’Associazione Naturismo Assonatura). Il regolamento distingue innanzitutto tra aree pubbliche e private: per le prime è previsto l’allestimento solamente delle cosiddette "aree naturistiche proprie", dedicate quindi al turismo naturista senza promiscuità. All’interno delle aree private si distingue invece tra strutture miste, realizzabili all’interno di strutture turistiche già esistenti o di nuova costruzione (che comprendono alberghi, agriturismi, residenze, campeggi, bed and breakfast), in cui vengono dedicate aree apposite, e ambienti all’aperto. Questi ultimi sono definiti "aree naturiste", e la loro apertura è consentita unicamente durante il giorno, quindi senza possibilità di pernottamento.

Il regolamento comprende inoltre disposizioni per garantire il rispetto della persona, del buon costume e della privacy; per i titolari e i gestori delle aree e delle strutture turistiche naturiste è inoltre richiesto l’utilizzo di specifiche denominazioni ("area naturista" se all’aperto e l’aggiunta della dicitura "naturista" nel caso di altre strutture), nonché l’utilizzo di specifici loghi distintivi, sia per le strutture dedicate esclusivamente al turismo naturista, sia per quelle miste, dove deve essere presente una segnaletica, che segnalino le aree dedicate e agevolino l’accesso. Per le aree pubbliche, i comuni territorialmente competenti individuano i siti per la pratica del turismo naturista e, tramite bando pubblico, i concessionari per la loro gestione.

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