"Il Musa non è inutile"
L'assessore Rigotti risponde alle polemiche di Tomei riguardo l'inutilità del Musa per ridurre l'inquinamento
Essere obiettivi fornendo fonti certe e documentabili, soprattutto quando si vuole rendere una comunicazione di pubblico dominio, è una dote che si ritrova sempre meno in talune forme di più recente attualità.
Si vorrebbe associare il peggioramento delle condizioni ambientali che hanno caratterizzato gli ultimi due mesi della città di Novara (e non solo Novara) con l’inefficacia del piano di riforma della sosta nell’area centrale, adottato dall’Amministrazione nel febbraio 2015.
Giova a questo scopo recuperare chiarezza, obiettività e soprattutto fonti certe e pubblicamente consultabili, ovvero gli atti del Piano del Traffico e Sosta dell’area centrale, propedeutici all’attuazione della riforma del Piano Musa e pubblicati sul sito comunale alla pagina https://www.comune.novara.it/servizi/viabilita/PPTS.php nella cui Premessa sono elencati gli obiettiviprioritari, di seguito riproposti:
- la riduzione del traffico e dell’inquinamento; lo sviluppo di una mobilità pubblica e privata sostenibile; il miglioramento della mobilità pedonale e ciclabile; la riduzione della congestione; il miglioramento della sicurezza stradale; il recupero di vivibilità degli spazi urbani; l’innovazione nei trasporti.
Come si può leggere, il tema della riduzione dell’inquinamento è uno tra i diversi temi-obiettivo indicati e certamente non il solo, anche se in questo momento di una certa attualità.
Il monitoraggio effettuato nel maggio 2015 sullo stato di attuazione del Piano Musa e sui risultati conseguiti, anch’essi consultabili dal sito comunale alla pagina https://www.comune.novara.it/servizi/viabilita/pdf/monitoraggioPianoSosta2015.pdf ha infatti consentito di verificare nel 2015 rispetto al 2012-2014 significativi miglioramenti di cinque parametrifondamentali:
• la riduzione della congestione, ovvero dell’indice di occupazione delle aree di sosta che passa da 0,99 a 0,83 auto per stallo, quindi la possibilità di trovare posto in tutti i quadranti del piano
• la riduzione del traffico con valori medi del 12% nella fascia oraria 7,30-9,30
• i valori di mobilità ciclabile su alcuni assi radiali del centro, con punte del 20% in c.so Torino e del 10% in c.so Risorgimento e XXIII Marzo (biciclette sul totale dei veicoli transitanti)
• l’aumento del 4,92% degli utenti del trasporto pubblico nel 2015 rispetto al 2014 e del 9,64%degli abbonamenti urbani, quando invece dal 2012 al 2014 era stato registrato un calo di utenti dell’8%
• le riduzioni delle emissioni inquinanti in media dell’11,5%, proporzionalmente e limitatamente alla riduzione del traffico e tali da consentire un significativocontenimento dei valori limite.
Fatta chiarezza sui risultati del Piano, nonostante che alcuni si ostinano ancora a considerarli “presunti”, affrontiamo con altrettanta chiarezza il problema dell’inquinamento ambientale del 2015 rispetto agli straordinari risultati positivi del 2014.
Nei due mesi invernali, novembre e dicembre, del 2014 sono stati registrati a Novara 40 giorni di piovosità, mentre nel corrispondente periodo del 2015 soltanto 4. E’ noto che nel mese di gennaio 2016 non si è registrato un solo giorno di pioggia.
Conclamare quindi un presunto “fallimento di Musa” con questo anomalo quadro ambientale e tralasciare invece il giudizio obiettivo e complessivo su tutti gli altri parametri, denota apertamente la mancanza di un corretto atteggiamento informativo.
Per concludere: registriamo molto più modestamente che il piano Musa porta più gente sugli autobus, riduce la congestione del traffico e della circolazione, favorisce il ricambio nei parcheggi e l’accessibilità al sistema commerciale centrale, aumenta il numero di cittadini che scelgono la bicicletta per i loro spostamenti, concorre a ridurre gli inquinanti da traffico. Non mi sembra poca cosa dopo oltre 15 anni di immobilismo sul tema!