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Lavoro

I siti per la ricerca di lavoro e le domande tipiche di un colloquio

Come si svolge un colloquio di lavoro? Quali sono le domande più frequenti che vengono fatte ai candidati? Ecco dei consigli utili e i migliori siti per la ricerca di lavoro su Novara

Il colloquio di lavoro è il momento chiave di incontro tra il candidato e il responsabile dell’azienda incaricato di trovare la persona più adatta per occupare la posizione.

Come funziona quindi un colloquio di lavoro? Quali sono le domande da colloquio più gettonate?

La preparazione al colloquio di lavoro

I colloqui mettono il candidato di fronte ad un recruiter che cercherà, attraverso domande di varia natura, di capire se la persona in questione è quella giusta per ricoprire la posizione aperta. Vista l’importanza di questa fase, ti chiederai adesso come ci si prepara ad un colloquio nel migliore dei modi.

Prepararsi per un colloquio di lavoro è una pratica fondamentale da cui dipenderà gran parte del risultato finale. I segreti per farlo nel migliore dei modi sono:

  • Rispondi alla mail di convocazione a colloquio: Scrivere la risposta è relativamente semplice. Ecco i nostri consigli: sii formale, arriva dritto al punto confermando l’appuntamento e ripetendo orario e data presente nella mail, chiedi conferma di ricezione della mail e concludi la mail in modo appropriato dimostrando flessibilità e scrivendo frasi come “non esitate a contattarmi in caso aveste bisogno di ulteriori informazioni”.

  • Raccogli informazioni dettagliate sulla società, visitando il sito dell’azienda, gli account social e cercando notizie utili (tra cui anche il tipo di abbigliamento che si dovrà avere al colloquio);
  • Se conosci il nome di chi condurrà il colloquio puoi andare a dare un’occhiata al suo profilo LinkedIn;
  • Se conosci qualcuno in quest'azienda o nel settore, è bene organizzare un incontro per una chiacchierata. I mezzi di comunicazione digitali possono essere molto utili a tal fine;
  • Rileggi ancora una volta l'annuncio, la lettera di presentazione ed il curriculum prima del colloquio;
  • Dai importanza anche a come ti presenti: non ci sono regole generali ma occorre essere in linea con la posizione e lo stile dell’azienda per cui ci si propone (un lavoro creativo è diverso da un lavoro impiegatizio). Se è vero che l’esagerazione è negativa in ogni direzione, piuttosto che apparire eccessivamente trascurati è meglio propendere per l’eleganza. 

Come fare un curriculum perfetto

Preparati al colloquio con le tue risposte vincenti

Ecco un decalogo su come affrontare le domande ritenute comunemente più difficili in un colloquio di lavoro. L’obiettivo è trasformare questi punti critici in opportunità a proprio favore. 

  1. Perché avete lasciato il vostro ultimo lavoro / Perché volete lasciare il lavoro attuale?
    Qualunque sia la motivazione, in fase di colloquio dai una spiegazione plausibile e veritiera e soprattutto positiva. Dimostra di essere friendly e orientati al lavoro di squadra. Tutto ciò che di negativo è successo lasciatelo a casa. Sii sintetico, non dilungarti in conversazioni che potrebbero far sorgere dubbi. Fate presente il vostro desiderio di affrontare una sfida più stimolante, sottolineando il motivo per cui vuoi lavorare presso l’azienda nella quale ti stai candidando collegando la scelta alla realizzazione dei tuoi obiettivi.
  1. Come reagisci di fronte alle critiche?
    Sii assertivo. Rispondi che sei semplicemente umano, e che ti aspetti di commettere errori ma anche di imparare. Racconta un esempio reale di quando sei riuscito ad accettare una critica costruttiva e a trarne miglioramento.
  1. Qual è la fonte della tua motivazione?
    Appellati alla tua etica del lavoro, alla visione personale e ai tuoi obiettivi. Meglio non accennare a fattori come denaro o prestigio. Condividi con l’interlocutore quelli che hai auto-identificato come bisogni e gli obiettivi che ti sei posto da raggiungere: collega sempre le leve motivazionali a questi due elementi.
  1. Ti stai candidando presso altre aziende?
    Più che una domanda difficile, questa può essere una grande leva. Essere richiesti è una qualità molto attraente. Dimostra selettività nella scelta delle posizioni a cui candidarti.
  1. Che cosa hai che altri candidati non hanno?
    Questa è l’occasione ideale per raccontare i tuoi maggiori punti di forza e i risultati raggiunti. Non c’è bisogno di vantarsi, ma non sii timido nel promuoverti. Rispondi con fiducia e onestà, non dimenticare infatti che molte di queste caratteristiche possono essere verificate anche durante il colloquio.
  1. Ci sono aspetti della posizione che non ti attirano?
    Riepiloga insieme all’interlocutore i punti salienti della Job Description. Soffermati su quelli che ti attirano meno e valuta fin da subito come poterli affrontare alla luce degli aspetti positivi che enfatizzerai.
  1. Sei a tuo agio nel ricevere ordini dai superiori?
    La risposta deve mettere in risalto la tua capacità di lavorare in un team. Porta un esempio del tuo passato lavorativo per rafforzare questa dichiarazione.
  1. Parlaci di un errore che hai commesso e dell’insegnamento che ne hai tratto.
    Rispondi a questa domanda onestamente, ma evitando di citare episodi imbarazzanti o troppo personali.
  1. Che tipo di stipendio ti aspetti? Quanto vorresti guadagnare?
    Accertati di aver studiato qual è lo standard di mercato. Non è necessario indicare una cifra precisa, ma sentiti libero di affermare che ti aspettati almeno il minimo, o di più, in base alle tue qualifiche.
  1. Hai qualche domanda?
    Rispondere “no” denota mancanza di interesse, quindi tieniti almeno una domanda pronta, relativa alla posizione o all’azienda. La giusta risposta a domande difficili da colloquio a volte può essere una domanda. Dimostra di essere padrone della gestione del colloquio. Chiedi sempre quali saranno i tempi per ricevere un feedback e quale sarà il prossimo step del processo di selezione.

Anche qui la sincerità e la coerenza sono fondamentali. Attraverso differenti domande il selezionatore è un grado di smascherarti se stai bleffando. Gioca a carte scoperte!

Perché dovrebbero scegliere proprio te?

Questa domanda ha un obiettivo importante: valutare quanto sei in linea con l’azienda e la sua cultura. Il contesto lavorativo e il metodo di lavoro, infatti, sono diversi da azienda ad azienda, ed è importante per il recruiter capire se saprai ambientarti al meglio in quello che sarà il tuo futuro team o la tua nuova posizione.

Come rispondere in modo efficace?

  • L’approccio multifocale: sottolineare sia i vantaggi che apporteresti all’azienda, sia i benefici che trarresti dal fatto di lavorare al suo interno. 
  • L’approccio da esperto: ti fa emergere rispetto ad altri candidati con un profilo molto simile. Se hai già parlato delle tue competenze tecniche durante la fase iniziale del colloquio, quando rispondi a questa domanda metti in luce l’interesse per il settore in cui l’azienda opera e le opportunità che propone.
  • L’approccio da problem solver: nel caso si stia affrontando un colloquio per ricoprire una posizione di livello manageriale, è possibile che l’azienda stia cercando una persona con capacità di risolvere problemi potenziali oppure già in atto. Metti in luce la tua capacità di pensare in prospettiva, focalizzandoti sulle possibili sfide che l’azienda potrebbe affrontare in futuro.

Queste strategie richiedono una preparazione pre-colloquio sull’azienda, il suo settore di business, i suoi prodotti, i suoi valori e obiettivi. Una condizione fondamentale per fare bella figura con il selezionatore e sul potenziale datore di lavoro.

Domande e risposte che fanno la differenza

Chi conduce il colloquio, che si tratti di un selezionatore o di un altro membro dell’azienda a cui ci si è proposti, cerca fondamentalmente nel candidato:

  • Motivazione – Le domande da colloquio per indagare la tua motivazione verso il ruolo saranno orientate sul genere: "Perché vuole questo lavoro?", "Perché vorrebbe lavorare per questa azienda?", "Cosa la spinge a cambiare lavoro?".
  • Dedizione – In questo caso il recruiter cercherà di capire le qualità del candidato con domande come: "Si dedica al lavoro con passione?", "Cosa considera più importante nel lavoro?".
  • Feeling – Successivamente si cercherà di capire come ti interfacci con gli altri: "Si integra facilmente?", "Lei è abituato a lavorare in team?".
  • Risultati – Infine ti verrà chiesto di dar conto di quanto fatto finora dal punto di vista professionale: "Che obiettivi ha raggiunto fino ad ora?", "Quale ritiene essere la sfida più difficile che ha affrontato sul lavoro?" "Come l'ha superata?".

Partendo dalla risposta a queste domande da colloquio tipiche si può costruire un’efficace tattica per affrontare ogni tua job interview.

Mantieni il focus e il giusto mindset

Se sei realmente interessato a questo lavoro, devi cercare di tirare fuori il meglio di te nel tempo che hai a disposizione.

Durante il colloquio di lavoro è importante:

  • dimostrare che questo lavoro è quello che vuoi;
  • porre domande pertinenti;
  • mostrare un buon senso dell'umorismo e cordialità che possano abbattere le barriere.

Come? Ricordati di quanto vuoi questo lavoro e delle prospettive che ti offre. 

Sfrutta bene il tempo

Un colloquio individuale dura normalmente dai 20 ai 45 minuti, durante i quali si possono distinguere tre fasi ben distinte: l'apertura, la conduzione e la chiusura. Ovviamente, per affrontare bene un colloquio di selezione è fondamentale prestare attenzione anche alla fase di preparazione, che può influenzarne l'esito.

Qualsiasi sia la durata del colloquio, è importante che tu mantenga la concentrazione e continui a mostrare interesse dall’inizio alla fine dell’intervista. È importante seguire il ritmo dell’intervistatore, mantenere la discussione incentrata sulle informazioni professionali e far emergere i risultati raggiunti nel corso del proprio percorso di carriera.”

Anche perché le seconde possibilità ci saranno raramente. Il 52% dei responsabili risorse umane decide se un candidato è idoneo al ruolo tra il primo e il secondo colloquio. Poco meno di uno su dieci già dopo il primo appuntamento.

Non perderti dettagli importanti

In tutti i casi vale sempre il consiglio di rileggere ancora una volta lettera di presentazione e CV prima del colloquio, specie se è passato un po' di tempo da quando sono stati scritti: questo ti aiuterà ad essere più preparato e soprattutto a sentirti più tranquillo. Ovviamente dovrai anche avere sufficienti informazioni sull’azienda e sulla posizione di tuo interesse. Ovviamente non dimenticare di essere puntuale.

Fai attenzione ai modi, la stretta di mano è un biglietto da visita.

Ascolta il selezionatore, non parlare male di nessuno, nemmeno dei vostri precedenti posti di lavoro. Sii positivo, chiaro e coerente. Infine diventa venditore: il colloquio è un momento in cui bisogna diventare “venditori” di sé stessi. Non solo dovete mettere in primo piano tutti gli aspetti positivi del vostro carattere e valorizzare le vostre esperienze, competenze e formazione ma dovete riuscire a convincere i selezionatori che voi siete la persona più adatta a ricoprire quella mansione, come farebbe un buon venditore!

La nostra esperienza c’insegna che esistono solo due modi di presentarsi a un colloquio: c’è il modo vincente e il modo perdente. Ma come facciamo a capire quale delle due strade abbiamo scelto? Semplice! Il colloquio è come una sfida, e le sfide si vincono solo se ci siamo allenati duramente. La preparazione al colloquio di lavoro non va quindi sottovalutata.

App e siti per la ricerca di lavoro

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