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Affidi, il Piemonte approva il ddl "Allontanamento zero": dopo tre anni è legge

Per l'assessora Caucino "Vinta una battaglia di civiltà". Contraria l'opposizione

"Allontanamento zero" è legge. Dopo tre anni di discussione il disegno di legge fortemente voluto dalla maggioranza, in particolare dall'assessora regionale all'Infanzia Chiara Caucino, è stato approvato dal Consiglio regionale del Piemonte.

La nuova legge intende rimettere al centro "il sostegno della genitorialità e il primario interesse dei bambini a crescere nella propria famiglia". Un provvedimento che parte dal Piemonte ma ha l'ambizione di diventare un modello applicabile in tutta Italia.

L’obiettivo della legge, spiegano dalla Regione, è quello di supportare e sostenere, con tutti gli interventi già previsti dalla normativa statale e regionale, il nucleo familiare di origine del minore, per scongiurare, dove possibile, l’allontanamento del bambino dalla propria casa e favorire il rafforzamento della rete formale e informale a sostegno della famiglia, prevenendo le situazioni di marginalità e isolamento, evitando così traumi inutili e dannosi.  

"Una data storica" per Caucino

"Quella di oggi (martedì 25 ottobre, ndr) - ha commentato l'assessora regionale all'Infanzia Chiara Caucino - è una data storica. In questi anni, visitando le comunità e le case famiglia mi sono sentita chiedere dai bambini, ai quali parlavo e stringevo le manine, di poter tornare dalla mamma e dal papà, dalla zia o dal nonno e ho assicurato loro che avrei fatto di tutto perché questo si potesse realizzare: oggi mi sento di dire che la promessa è stata mantenuta".

Per gli assessori e i consiglieri regionali di maggioranza, l’80% degli allontanamenti è evitabile e si può prevenire, "sostenendo le famiglie con un insieme di azioni e interventi precoci e intensivi, anche di natura economica, realizzati attraverso programmi educativi familiari mirati, a cura dei servizi sociali, socio sanitari e d tutti i soggetti che, a vario titolo, operano per la tutela e la promozione del benessere dei minori e delle famiglie".

Cosa cambia adesso? "Cambiano molte cose. Prima di tutto - ha spiegato Caucino ai microfoni di TorinoToday - che gli operatori sociali saranno costantemente accompagnati dagli operatori sanitari che è una cosa a cui tengo tantissimo perché le risultanze delle relazioni degli assistenti sociali dovranno essere sempre e costantemente legate a quelle dei servizi sanitari e della comunità educante che ha a che fare con il minore. Fonte di garanzia estrema perché l'allontamento non sia di impulso, ma ponderato e in extrema ratio". 

Le critiche dell'opposizione: "Da oggi le famiglie piemontesi sono più sole"

Per l'opposizione, che ha votato contro l'approvazione del ddl, "la legge Allontanamento zero ridurrà la protezione dei minori in Piemonte".

"La Giunta Cirio ha voluto marcare la distanza rispetto alle obiezioni di sindacati, ordini professionali, associazioni di famiglie affidatarie, amministrazioni comunali e docenti universitari - hanno dichiaratoo la vice segretaria del Pd Piemonte e consigliera regionale Monica Canalis e il presidente del Gruppo Pd in Consiglio regionale Raffaele Gallo -. Siamo preoccupati per le conseguenze che questa legge avrà sulla protezione dei minori e sull’istituto dell’affido, nato proprio a Torino nel 1971, ancor prima che ci fosse una legge nazionale sulla materia".

"Da oggi le famiglie piemontesi sono più sole - hanno aggiunto Canalis e Gallo - l’interesse del minore è subordinato a quello dell’adulto e l’affido è ufficialmente sotto attacco. Si torna indietro di oltre 50 anni, cancellando conquiste culturali e giuridiche che, seguendo il principio secondo cui nessuna famiglia è sola, ma è affiancata da una comunità che la supporta nei momenti di difficoltà, hanno permesso di salvare tanti bambini e famiglie. Allontanamento zero manda in frantumi queste conquiste e mette una bandierina ideologica fondata sull’esaltazione dei legami di sangue e sulla concezione della famiglia come mondo privato idealizzato in cui nessuno si deve intromettere".

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