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Giovedì, 18 Aprile 2024
Politica

Andretta (Pdl): "Gli islamici novaresi firmino un documento di condanna al terrorismo"

Una mozione chiede che si approvi un testo unitario

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di NovaraToday

Un documento di condanna del terrorismo, sia in lingua madre, sia in inglese sia in Italiano, da sottoporre a tutti i cittadini extracomunitari che usufruiscono dei servizi socio-assistenziali del Comune di Novara ed alle associazioni islamiche presenti sul territorio.

E’ quanto richiede una mozione del gruppo consigliare Pdl, depositata in queste ore presso il Comune di Novara e sottoscritta da tutti i componenti del gruppo civico.

I terribili fatti di Parigi e la drammatica esecuzione dei redattori del giornale satirico Charlie Hebdo e di tutte le vittime di questa folle azione, impongono a noi tutti un cambio di mentalità rispetto a questi temi. Bisogna prendere coscienza del fatto che le frange integraliste che si annidano dentro le comunità islamiche, anche in territorio italiano, come emerge dalle dichiarazioni di queste ore di autorevoli esponenti di governo, vanno assolutamente isolate ed identificate. Non è più accettabile che non vi sia l’espressione di una ferma condanna di questi episodi, anche dal punto di vista formale, considerato il fatto che la comunità novarese che offre questi servizi ha tutto il diritto di sentirsi rassicurata.

Anche se il Comune non ha responsabilità in materia di sicurezza, ha il dovere di contribuire agli sforzi che le forze dell’ordine mettono in campo quotidianamente per individuare situazioni sospette, per scongiurare il rischio che focolai di estremismo possano insediarsi anche qui. Si tratta di un’azione civile di controllo democratico, doverosa nei confronti della cittadinanza tutta e non più procrastinabile.

Chi vive a Novara ed usufruisce dei servizi comunali dunque dovrà, se la mozione verrà approvata, sottoscrivere una sorta di patto di convivenza e di condanna delle azioni terroristiche di matrice islamica.

Le posizioni demagogiche in questo frangente non sono più accettabili da qualsiasi parte esse provengano. Se siamo una democrazia matura dobbiamo avere la forza di guardare in faccia la realtà e tutelarci da eventuali pericoli. Quello che è accaduto a Parigi è ben più di un segnale d’allarme ed è di una gravità inaudita. Quell’azione ha lo scopo di minare alle basi i fondamenti della nostra democrazia e dei nostri diritti e di fronte a questo ciascuno di noi, con gli strumenti che ha a disposizione, ha il dovere morale e civile di intervenire e di opporsi.

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