Abbiamo deciso di utilizzare un racconto semplice per far comprendere a tutti i disastri creati dalla moneta unica. Immaginiamo per un attimo che il Piemonte e la Lombardia siano due stati indipendenti con monete proprie che si chiamino rispettivamente scudo e fiorino e si scambino 1:1. Supponiamo anche che il costo dei beni sia simile, quindi, ad esempio, un frigorifero che pago 100 scudi in Piemonte, lo pago 100 fiorini in Lombardia. Un giorno, in Piemonte, artificialmente, viene deciso di rivalutare la moneta e attuare un tasso di cambio tale per cui uno scudo valga due fiorini. Tutto sembra più bello in Piemonte: il frigorifero che prima avevamo preso come esempio continua a costare 100 scudi in Piemonte e 100 fiorini in Lombardia, ma i 100 fiorini lombardi equivalgono ora a 50 scudi piemontesi. Novaresi, Vercellesi e Alessandrini si dirigono verso Milano o Pavia e comprano lì beni molto più economici, credendo di aver fatto un affare. 

Dopo qualche mese iniziano ad arrivare le prime lettere di licenziamento agli operai delle fabbriche per un calo delle vendite o, ai più fortunati, viene proposto un dimezzamento dello stipendio. I giornali iniziano ad accusare di scarsa competitività e di non essere più "al passo coi tempi" aziende attive da più di un secolo e che sono state motore trainante dell'economia dello stato. Non si nota una certa somiglianza tra ciò che è successo in Piemonte nel racconto e ciò che invece sta succedendo in Italia al giorno d'oggi?

L'Euro è una moneta troppo forte che ha distrutto la nostra competitività rendendo i nostri prodotti troppo cari all'estero e i prodotti esteri troppo convenienti in Italia, uccidendo le nostre imprese che hanno avuto un brusco calo delle vendite e creando così disoccupazione. Rimanendo nell'Euro le nostre aziende saranno spazzate dalla concorrenza, favorita da una moneta più debole. Per cercare di manipolare l'opinione pubblica, la quasi totalità dei mass media e dei partiti politici, ha diffuso paure ingiustificate nella gente che adesso smentiremo. Hanno provato a raccontare che, il giorno dopo l'uscita dall'Euro, saremo spazzati via dalla svalutazione che a loro dire provocherà un'inflazione spaventosa con un elevatissimo aumento dei prezzi: in realtà facendo numerose ricerche non emergono legami automatici tra svalutazione e inflazione perchè una svalutazione provoca rincari per i soli prodotti importati, che non faranno altro che stimolare il mercato interno. Neanche il prezzo della benzina salirà così tanto come vogliono farci credere perchè l'unico prezzo a salire è solo quello del petrolio, che è una tra le tante voci che compongono il prezzo dei carburanti. Il petrolio è ora a circa 100 dollari al barile e nessuno si ricorda distributori che regalavano pieni quando il petrolio costava 25 dollari al barile.

Una voce preponderante nella composizione del prezzo è invece quella delle accise: agendo su esse si può compensare l'aumento seppur minimo dovuto al costo della materia prima. Questo taglio delle tasse può essere esteso anche ad altri campi accantonando unilateralmente (e si può fare!) i trattati con l'Europa. Molte volte sentiamo dai telegiornali la frase "lo dobbiamo fare perchè l'Europa lo impone". Senza dover rispettare i vincoli assurdi di Bruxelles e avendo una nostra moneta, potremo finalmente tutelare i nostri interessi, non quelli dei Tedeschi, e non avremo più il rischio di non poter pagare il debito pubblico. Uno stato con sovranità monetaria, infatti, può stampare moneta e, per questo motivo, è impossibile che non onori un debito espresso nella propria moneta. In poche parole, nessuno si preoccuperebbe più dello spread, che è solamente un espressione del timore che i titoli di stato non vengano pagati. E' anche impossibile che aumentino le rate dei mutui perchè i tassi di interesse sono calcolati in base al tasso Euribor, che è una media dei tassi europei e per legge non può cambiare. Questi sono solo alcuni dei vantaggi che si avrebbero uscendo dalla moneta unica e invitiamo i lettori pertanto a consultare il libretto del Professor Borghi "Basta Euro" sul sito www.bastaeuro.org. Uscire dalla crisi è possibile, il 25 maggio alle elezioni europee abbiamo la grande opportunità di riappropriarci del nostro futuro: la Lega Nord, alleata con numerosi partiti euroscettici europei, tra cui il Front National di Marine Le Pen, lotterà per l'uscita dell'Italia dall'Euro. Noi, Giovani Padani della Provincia di Novara, abbiamo in programma altre iniziative sul tema che ufficializzeremo a breve.