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Caos a Palazzo Cabrino, l'amministrazione Canelli pubblica (per sbaglio) il piano delle opere di Ballarè

Il documento unico di programmazione discusso nello scorso consiglio non è quello pubblicato sull'albo pretorio. E scoppia la polemica per la riunione dei capigruppo

Lo scorso 27 ottobre il consiglio comunale di Novara ha presentato il Dup, ossia il documento unico di programmazione per i prossimi tre anni.

All'interno anche il piano delle opere, che era stato spiegato nei dettagli durante la seduta dall'assessore Silvana Moscatelli, e che prevedeva circa 7 milioni di euro in opere pubbliche. Il Dup era poi stato pubblicato, come da prassi, nell'albo pretorio, e avrebbe dovuto passare di nuovo in consiglio il 15 novembre.

Un "piccolo" intoppo però ha portato al rinvio del consiglio: sull'albo pretorio è stato infatti pubblicato per sbaglio il piano delle opere della precedente giunta Ballarè, che quindi non corrisponde con quanto esposto da Moscatelli. La questione era già stata sollevata da Sara Paladini (Pd) e Cristina Macarro (M5S), che avevano fatto notare un'incongruenza nelle cifre: il piano di Ballarè era da 10 milioni, questo da 7. Probabilmente si tratta di un errore degli uffici, di cui però non si è accorto nessuno per alcuni giorni e che ha portato al rinvio a data da destinarsi del consiglio comunale, in quanto mancano ora i tempi tecnici.

Il rinvio della seduta del 15 ha avuto anche altre conseguenze. In quel consiglio infatti sarebbero dovuti intervenire i vertici di Banco Popolare a proposito della fusione con Banca Popolare di Milano, che aveva destato preoccupazione in città. 

Ieri mattina però ai capigruppo consiliari arriva un messaggio dal presidente del consiglio Gerry Murante, in cui si annuncia il rinvio del consiglio e la convocazione della riunione dei capigruppo per venerdì. "La capigruppo verrà allargata a tutti i consiglieri comunali perché verrebbero i vertici della banca a spiegarci la fusione". 

"In pratica - spiega Andrea Ballarè, capogruppo Pd - la proposta è quella di sbrigare con una riunione ristretta, senza pubblico, senza trasmissione in streaming, quanto l'amministrazione si era impegnata a fare a seguito della mozione approvata dal consiglio". Alle proteste di Ballarè fanno seguito una serie di altri messaggi, che portano quindi alla convocazione di un consiglio per venerdì pomeriggio: unico punto all'ordine del giorno l'audizione dei vertici di Banco Popolare. 

"Davvero un pasticcio - commenta Ballarè - che ancora una volta mostra in tutta evidenza lo "stile" di questa amministrazione di destra a guida leghista: un mix di confusione e di poco rispetto dei rappresentanti eletti dalla città".

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