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Centri massaggi, l'assessore Paladini risponde a Ncd

La legge regionale che disciplina il settore affida ai Comuni solo alcuni controlli, che vengono regolarmente eseguiti. Paladini: "C'è chi parla ignorando totalmente la normativa"

L'assessore al Commercio del Comune di Novara Sara Paladini risponde alle accuse e alle richieste avanzate dal Nuovo CentroDestra riguardo i centri massaggi gestiti da cittadini cinesi in città. Centri balzati agli onori di cronaca nelle scorse ore per la chiusura di un esercizio in via Pontida.

"Leggo - ha dichiarato Paladini - da parte di una forza politica un comunicato stampa che prende spunto da un recente fatto di cronaca, la chiusura da parte dei carabinieri di un 'centro massaggi' gestito da cittadini cinesi, per imbastire una sorta di piccola polemica sul ruolo che il Comune svolge o dovrebbe svolgere per il controllo di queste attività che in alcuni casi in città hanno rivelato essere 'paraventi' per l’esercizio della prostituzione".

"Un comunicato - ha aggiunto Paladini - che dimostra una totale ignoranza della disciplina che regola questo tipo di attività. Bisogna dire anzitutto che manca una specifica normativa relativa alle pratiche di 'massaggi' che, secondo le indicazioni regionali, devono ricomprendersi nelle discipline terapeutiche o estetiche quando comportino pratiche sul corpo umano, anche non invasive, rientranti in finalità terapeutiche, estetiche o del benessere".

Infatti, a seguito della legge regionale 14.01.2013, n. 4 che disciplina le cosiddette professioni non organizzate la regione Piemonte (Giunta Cota) ha emanato le circolari esplicative prot. n. 18311 del 30.07.2013 della Direzione Sanità e prot. n. 7610 del 01.07.2014 della Direzione Attività Produttive. In particolare quest'ultima fornisce le seguenti indicazioni: le prestazioni effettuate con lo scopo e le modalità previste dalla normativa sui centri estetici (legge 1/90 e legge regionale. 54/92) sono assoggettate alla disciplina normativa dell'attività di estetica. Quindi chi vuole aprire questo genere di attività deve presentare all’ufficio commercio una SCIA (segnalazione autocertificata di inizio attività) corredata da una autocertificazione dei requisiti igienico-sanitari dei locali utilizzati e dei requisiti professionali dell’estetista); le prestazioni effettuate con finalità terapeutiche sono assoggettate alla normativa delle attività mediche (quindi la pratica è seguita dall’Asl); le attività che non ricadono in nessuna delle due tipologie possono essere effettuate nel rispetto della legge 4/2013 (la quale non prevede alcun tipo di comunicazione al Comune).

"Al di là degli aspetti legislativi - ha commentato Paladini - è giusto che i cittadini sappiano che tutte le attività di massaggi estetici  presentate agli uffici sono pertanto state oggetto di attenta e precisa verifica sia sotto gli aspetti igienico-sanitari dei locali sia per quanto riguarda il requisito professionale richiesto e che non sono mancati risposte negative e conseguenti inibizioni di attività. Aggiungo anche che la polizia locale ha sanzionato diverse attività emettendo verbali di accertamento di infrazione e sanzioni. Aggiungo ancora che l'assessorato al Commercio ha inoltre più volte collaborato con il Comando Carabinieri che sul territorio ha condotto diversi accertamenti che hanno portato alla chiusura e sequestro di alcune attività".

"Insomma - ha concluso l’assessore - noi facciamo completamente il nostro dovere. E collaboriamo anche alla repressione degli abusi. Ogni polemica su questo fronte è, una volta di più, pretestuosa".

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