rotate-mobile
Politica

Appalto asilo di Borgoticino: come distruggere qualità e diritti

"Il comune di Borgoticino ha rifatto la gara d’appalto per l’asilo nido. La gara, nonostante la diffida da parte della Cgil, è stata composta riprendendo la pratica odiosa del massimo ribasso: chi ha offerto il prezzo più basso ha vinto il servizio"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di NovaraToday

Appalto Asilo Nido di Borgoticino:  "Come distruggere qualità e diritti".

Il comune di Borgoticino ha rifatto la gara d’appalto per l’asilo nido. Il capitolato prevede una riduzione, rispetto alla precedente gestione, di due terzi della parte educativa e della metà sulle pulizie con la possibilità di ridurre ancora le ore del 30%.

La gara, nonostante la diffida da parte della Cgil con lettera del 18 Luglio 2013, è stata composta riprendendo quella pratica odiosa che pensavamo definitivamente superata  del massimo ribasso: chi ha offerto il prezzo più basso ha vinto il servizio. Taglio delle ore, prezzo più basso, tolti i diritti, lavoro a chiamata?

Siamo di fronte ad un ingiustificato arretramento della qualità del servizio e delle condizioni di lavoro degli  operatori.

La tutela di alcuni diritti era garanzia di stabilità per le operatrici inserite nel precedente appalto e questo ha potuto scongiurare la pratica del turn over sempre più frequente nei servizi alle persone che vengono esternalizzati.

All’interno dell’asilo nido si stabilisce la figura dell’operatore a chiamata: a disposizione continuamente per sostituire l’eventuale assenza del collega senza poter pianificare né la gestione del tempo né l’entità delle entrate economiche.

Quanto guadagneranno le educatrici e l’ausiliaria che lavorano per la cooperativa in questo anno scolastico? . E tutto questo viene mantenuto per tre anni con la possibilità di arrivare a cinque. All’amministrazione che tenta di giustificare questa scelta in funzione della diminuzione delle richieste da parte delle famiglie abbiamo già risposto in diverse occasioni che la contrazione della domanda non va assunta come una condizione fatalistica o come uno dei tanti effetti della crisi ma può essere un elemento su cui aprire una riflessione sui criteri di accesso, sull’equità delle tariffe, sulle cose concrete che si possono fare per rendere attrattivo il servizio.

Abbiamo anche ricordato che l’asilo nido è un servizio prioritariamente educativo e non uno spazio di custodia e quindi alcune condizioni non possono essere considerate degli orpelli o capricci del sindacato ma i presupposti fondamentali per la tenuta. Le scelte che vengono assunte non sono un’automatica conseguenza della situazione economica ma esprimono l’intenzionalità di chi le compie di andare verso una precisa direzione: in questo caso ancora una volta pagano i più deboli, i bambini e le operatrici della cooperativa.

Cgil Novara – Fp Cgil Novara

Si parla di
Sullo stesso argomento

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Appalto asilo di Borgoticino: come distruggere qualità e diritti

NovaraToday è in caricamento