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Perquisizioni a casa di Giordano: l'assessore conferma le dimissioni

L'ex sindado di Novara è indagato per corruzione, consussione e abuso d'ufficio. Giordano: "Non ho nulla da nascondere ne da temere, ma non sussistono più le condizioni per proseguire la mia attività amministrativa"

L'assessore regionale allo Sviluppo economico Massimo Giordano conferma le sue dimissioni.

Le dimissioni erano arrivate in seguito alla perquisizione, da parte della Fiamme Gialle e della polizia, dell'abitazione e degli uffici, a Novara e Torino, dell'ex sindaco di Novara. Ieri, martedì 19 febbraio, il governatore del Piemonte Roberto Cota le aveva respinte, confermando la sua fiducia in Giordano.

Giordano è indagato, insieme ai compagni leghisti Giuseppe Cortese e Isabella Arnoldi e ad altre persone (tra cui imprenditori e professionisti), per corruzione, concussione e abuso d'ufficio.

"Sono assolutamente sereno - ha dichiarato Giordano - non ho nulla da nascondere né da temere, ma prendo atto che non sussistono più le condizioni per proseguire la mia attività amministrativa".

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