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Elezioni Politiche 2013 Centro / Piazza Martiri della Libertà

Elezioni 2013: arriva lo Tsunami a Novara, Grillo riempie piazza Martiri

Migliaia le persone che ieri sera, venerdì 15 febbraio, si sono radunate nella piazza della città gaudenziana per ascoltare il comizio del leader del Movimento 5 Stelle

Una piazza Martiri gremita di gente, oltre un migliaio le persone presenti, ha accolto ieri sera, venerdì 15 febbraio, Beppe Grillo, arrivato da Ivrea per la tappa novarese del suo "Tsunami tour".

Il comico e leader del Movimento 5 Stelle è arrivato a Novara poco dopo le 21, e un vero e proprio boato lo ha acclamato sul palco. In tanti lo aspettavano, e in tanti si sono presentati davanti al palco già dal pomeriggio per assicurarsi il posto migliore per assistere al comizio di Grillo. Sul palco con lui, i candidati piemontesi alla Camera dei deuputati e al Senato della Repubblica, oltre ad un interprete Lis (la lingua italiana dei segni).

"Hanno provato in tutti i modi a fermarci - ha esordito Grillo - ci hanno sottovalutato, ma noi siamo andati avanti, ci siamo trasformati e ora siamo una comunità".

"Questo Paese - ha poi continuato il leader del Movimento 5 Stelle - è in emergenza. Non c'è più tempo, la gente non ce la fa più. Siamo in emergenza e dobbiamo creare un modo per sopravvivere per chi non ce la fa".

Riguardo ai politici, Grillo ha scaldato la fredda piazza Martiri al grido di: "Dobbiamo dare un grande segnale a questo Paese: dobbiamo mandarli tutti a casa! Siamo pericolosi, sì, è vero. Lo siamo perchè una volta in Parlamento ridiscuteremo tutto e ridaremo lo Stato ai suoi cittadini".

Beppe Grillo a Novara

Il comico genovese ha quindi affrontato il caso Mps: "Hanno preso una banca che valeva più di 20 miliardi - ha detto - e l'hanno fatta diventare una banca che ne vale meno di 2 e ora sta colando a picco. Non c'è rimasto niente, come per tutte le nostre società. La Monte dei Paschi di Siena ha un buco di 21 miliardi di euro: è il più grande scandalo finanziario della storia della Repubblica italiana. E sono coinvolti tutti, e io voglio vedere sotto processo tutti i vertici del Pd dal 1995 ad oggi, insieme a tutti quelli che dovevano controllare e non l'hanno fatto".

E riguardo al tema del lavoro, Grillo ha infiammato la folla novarese commentando uno dei punti più importanti del programma del Movimento 5 Stelle: il reddito di cittadinanza. "Il lavoro - ha detto Grillo - è importante, ma dev'essere una parte della tua vita, e non tutta. E oggi poi il lavoro qual è? 500 euro al mese in un call center? Che ci vadano i figli della Fornero a lavorare in un call center! E' per questo che dobbiamo istituire un reddito di emergenza: perchè non si deve essere costretti a fare qualsiasi cosa, qualunque lavoro. Noi dobbiamo dare agli italiani un reddito di cittadinanza con cui andare avanti quando non si lavora, dopo di che vi saranno proposte 3 offerte di lavoro, e se nessuna di queste verrà accettata si perderà il sussidio. Proprio come succede negli altri Stati europei".

"E i soldi per fare questo - ha assicurato Grillo - li troviamo". Come? Per il comico genovese la "ricetta" è semplice: "Toglieremo i rimborsi elettorali ai partiti, e poi faremo una verifica fiscale sui conti dei politici italiani: il politometro come il redditometro. Toglieremo i finanziamenti diretti agli editori dei giornali che da 20 anni ci prendono per il culo. Via i vitalizi, via i doppi incarichi, via la pensione dopo 35 mesi di governo, e via le auto blu, tranne per il presidente del Consiglio e il presidente della Repubblica. Accorpiamo i Comuni sotto i 5mila abitanti ed eliminiamo le Province. Ci ridaranno indietro tutto".

"Così facendo - ha aggiunto Grillo - troveremo i soldi per sostenere le piccole e medie imprese, che sono la nostra colonna vertebrale. E andiamo a prendere chi evade veramente. Mettiamo un tetto massimo per le pensioni da record e alziamo le minime: torniamo indietro di qualche anno per andare avanti davvero e meglio".

Grillo non ha risparmiato parole nemmeno riguardo la questione dei caccia F-35: "Non li vogliamo, non vogliamo le missioni di pare, non vogliamo andare a fare la guerra, che ci costa troppo. Gli americani saranno ancora i benvenuti, ma solo se non faranno basi militari: che ci portino campus universitari piuttosto".

"Solo insieme - ha gridato Grillo - possiamo uscire da questa cosa. Con onestà e con persone per bene, e così cambieremo e lo faremo insieme, con sacrifici per tutti, ma che saranno fatti prima di tutti dall'alto, dalla politica. Voglio che la politica sia visione a due generazioni e non a due legislazioni. Voglio uno Stato che mi protegga e non che mi spaventi e mi punisca. Ridiscutiamo tutto: perchè è la crescita a tutti costi che ci ha portato a questo. Ci vuole un cambiamento veloce, non c'è piu tempo: questa gente dev'essere spazzata via. E qui c'è la rete, ci sono i giovani, c'è il futuro".

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