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Arnoldi costretta a cedere il titolo di capogruppo a Mauro Franzinelli

Isabella Arnoldi, capogruppo della Lega Nord in consiglio comunale fino a qualche giorno fa, si è vista costretta "per ragioni a lei non ufficalizzate" a cedere il testimone al collega di partito Mauro Franzinelli

La notizia era  nell'aria da qualche settimana, ma la sua ufficializzazione è arrivata solo durante l'ultima seduta di consiglio comunale: Isabella Arnoldi, capogruppo della Lega Nord, è stata esplulsa dal partito per ragioni che la stessa consigliera ancora non si è vista ufficializzare.

E' tanta l'amarezza che traspare nelle parole che la stessa Arnoldi scrive nelle pagine personali di un social network: "Siccome scrivo quasi ogni giorno su Facebook sarebbe incredibile non lo facessi ora. Ma in realta' non posso commentare la notizia (comparsa sui giornali, a me pero' non ancora ufficializzata) della mia espulsione dalla Lega Nord, perché non ne conosco le motivazioni. Sono sorpresa ma direi che è il minimo. Penso solo che un'espulsione sia un provvedimento grave e come tale dovrò considerarlo, ma al momento non ne comprendo le ragioni..."
L'amarezza è ancor più dura dopo la concretizzazione della sua espulsione a margine dell'ultima seduta di consiglio comunale, tenutosi lo scorso giovedì 20 giugno: "Questa è stata la giornata di consiglio comunale per me più dura. Ho dovuto dichiarare di aver appreso dai giornali della mia espulsione dalla Lega Nord e che nessuno ha avuto il coraggio di comunicarmi ufficialmente nulla (in fondo li capisco... Ci va un bel coraggio...)".

"Però - continua Arnoldi - nonostante le anticipazioni giornalistiche sulle motivazioni del provvedimento (sta a vedere che vi sono ancora giornalisti con la palla di cristallo), e la nomina del nuovo capogruppo (Franzinelli... nuovissimo) addirittura prima della mia dichiarazione, un'idea me la son fatta. Mi sembra evidente sia in atto da parte della dirigenza locale della Lega il tentativo di cancellare a suon di commissariamenti ed espulsioni l'esperienza positiva del modello di governo che per un decennio ha retto le sorti di Novara. Un modello che ha portato la Lega dal 4 al 20 per cento e che, a mio avviso, ha rappresentato una stagione straordinaria per la storia di questa città. Ebbene e' un fatto che oggi tutti coloro i quali sono stati a vario titolo protagonisti di questa stagione vengano annientati con inaudita brutalità. Probabilmente chi si sente inadeguato politicamente a reggere il confronto con quell'esperienza straordinaria non ha altro strumento per affossarla. Un peccato. E così anche la richiesta di un congresso nazionale necessario diventa un atto di "lesa maestà" punibile con la decapitazione del proponente. W la democrazia interna. Comunque la si pensi: le buone amministrazioni (di qualunque colore esse siano) non si improvvisano. Non escono dal cilindro come i conigli. Dal cilindro escono semmai candidati politicamente improponibili che poi le elezioni te le fanno perdere. Io resto ferma nella difesa del modello vincente. E questo e' quanto...".

Il commissariamento, annunciato nelle scorse settimane dal segretario provinciale, Luca Bona,  ha visto necessaria la sostituzione di Massimo Vallò, ex consigliere comunale ed ex presidente della Sun (società di trasporto pubblico in città), con il sindaco di Gattico, Andrea Zonca, segretario della sezione di Borgomanero. Vallò non ha preso bene il provvedimento e ha deciso di fare ricorso.

La linea è dettata dallo stesso Bona: "La Lega - ha diciarato nei giorni scorsi il segretario provinciale - ha bisogno di riprendere quel legame con il territorio che l’ha sempre contraddistinta. Il provvedimento non è contro qualcuno, ma a favore di tutto il partito. E' necessario lavorare per rilanciarlo e far riconquistare i consensi tra la gente. Tra qualche settimana, dopo il lavoro fatto dal commissario, organizzeremo nella nostra Provincia gli stati generali per un rilancio del partito. I nostri ultimi risultati elettorali sono spiegati anche dall’alto astensionismo; questi elettori vanno recuperati per ripartire".

Diverse sono state le manifestazioni di appoggio e sostegno a quanto successo alla Arnoldi. Sulla questione pochi si sono lasciati andare.

La Lega Novarese guarda al futuro, si concentra sul rilancio del progetto della "Macoregione", tanto voluto dal presidente della Regione, Roberto Cota e dal suo collega lombardo, Roberto Maroni.

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