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F-35, Nastri alla Camera: "Confermate le ricadute positive del progetto"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di NovaraToday

"Il progetto F35 nel sito di Cameri rappresenta posti di lavoro per centinaia di giovani ingegneri coinvolti nella fase di studio, progettazione e realizzazione. L'attività di assemblaggio e controllo creerà altri 1.500 posti di lavoro: una realtà importante per l'economia del territorio, che genererà a cascata un indotto locale calcolato in circa 10.000 posti di lavoro. Perciò chiediamo al governo di mantenere l’impegno a realizzare il progetto".

Lo ha dichiarato l’on. Gaetano Nastri (Fratelli d’Italia) intervenendo nell’aula della Camera, nell’ambito della discussione su diverse mozioni concernenti la partecipazione italiana al programma di realizzazione e acquisto degli aerei Joint Strike Fighter-F35.

"Con la creazione del polo aeronautico a Cameri assisteremo a una delle più importanti iniziative per Novara e il Piemonte tutto. Sono confermate le ricadute che questo progetto avrà, quale punto di attrazione di nuovi investimenti. Il Novarese non potrà che averne rilevanti benefici economici e occupazionali, per molti anni. E’ ora importante adeguare il nostro sistema formativo, in modo da consentire a molti giovani di sfruttare questa opportunità con una preparazione adeguata. In questo senso è necessario che vi sia una sinergia maggiore nelle professionalità da formare".

E’ la prima volta che gli Stati Uniti hanno acconsentito alla realizzazione di un sito produttivo fuori dai loro confini, offrendo all'Italia l'opportunità di collaborare a un polo d'avanguardia.

"La collaborazione internazionale che vede coinvolta l'Italia consentirebbe un'importante partnership tecnologica non solo in campo aeronautico, ma anche in altri settori industriali, con riflessi e stimoli positivi per il lavoro e la produzione, quanto mai preziosi in una fase economica delicata e incerta come l'attuale. Per converso, bisogna considerare che una revisione della nostra partecipazione al progetto annullerebbe l'impegno finanziario che l'Italia ha sostenuto a partire dal 1998, e che oggi ammonta a una quota di quasi il 4 per cento dell'investimento totale del programma. Rinunciare ora a questo progetto, con il cantiere di Cameri in avanzato stato di costruzione e già attivo, comporterebbe un costo molto più alto rispetto a quello inizialmente sostenuto per l'avvio dell'iniziativa".

"Per tutti questi motivi invitiamo il Governo a rispettare gli impegni internazionali assunti per la realizzazione del programma F35. Il rispetto degli impegni è necessario per tutelare l'impegno finanziario finora sostenuto, per consentire l'incremento della produzione industriale nazionale ad esso connesso, e per generare i conseguenti effetti positivi sull’occupazione. Inoltre chiediamo che, attraverso un costante raccordo con gli organi parlamentari competenti, si prosegua la valutazione delle modalità con le quali attuare il programma e la scelta degli investimenti da realizzare nel breve sia nel medio periodo, per assicurare una più efficiente integrazione dello strumento militare italiano nel sistema di difesa euro-atlantica. Chiediamo infine che il Governo sostenga il ruolo a livello internazionale dell’Italia, partner di secondo livello ma non secondario e anzi protagonista strategico per la ricerca e lo sviluppo di  innovazioni tecnologiche d’eccellenza, quali quelle del nostro settore aeronautico, da sempre, e ancora oggi, protagonista nel mondo".

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