Fermo restando il mio più profondo rispetto per ogni diversa opinione, ho deciso di partecipare alla manifestazione che si svolgerà a Roma il prossimo 30 gennaio in difesa della famiglia naturale e del diritto dei figli a crescere nella complementarietà di un padre e di una madre.

La Cirinnà è senza alcun dubbio una pessima legge: un conto è riconoscere diritti e doveri ai conviventi, anche omosessuali, altro è scimmiottare il matrimonio.

Attraverso norme scritte in modo ambiguo il rischio di offrire l’appiglio per equiparare le unioni gay al matrimonio eterosessuale e di arrivare prima o dopo all'adottabilità dei bambini da parte di coppie dello stesso sesso è purtroppo altissimo.

Credo sia oggi opportuno riconoscere con certezza i diritti di mutuo soccorso e di regolazione patrimoniale dei conviventi, omo ed eterosessuali, ma sono assolutamente contrario a quella rivoluzione antropologica con cui si vorrebbe separare la procreazione da una relazione affettiva naturale, educare i minori all'indifferenza di genere e banalizzare l'istituto matrimoniale.

Per questi motivi dico SI a una legge che preveda specifici e precisi diritti patrimoniali, NO a qualsiasi equiparazione, implicita o esplicita, alla famiglia costituzionale e un NO a caratteri cubitali all'adozione dei bambini da parte di coppie dello stesso sesso sotto qualsiasi forma, diretta o indiretta.

I bambini devono avere un papà e una mamma e il loro diritto viene prima di quello di tutti gli altri.

Federico Binatti - consigliere comunale di Trecate e consigliere della Provincia di Novara