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Giovani Democratici Novara: l'Italia non è un paese per donne

Dalla segretaria cittadina dei Giovani Democratici di Novara arriva una riflessione sulle celebrazioni della Giornata internazionale della Donna e sui traguardi ancora da raggiungere dalle donne italiane

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di NovaraToday

Se è vero che tanti passi sono stati compiuti in questi anni di lotte per le pari opportunità di genere, l'Italia non è ancora una paese per donne.

Il nostro è un paese in cui le donne continuano a percepire un salario più basso a parità di mansioni rispetto agli uomini; il tasso di occupazione femminile, soprattutto a Sud, è ancora bassissimo; il corpo della donna è mercificato e presentato come passaporto per facili carriere nel mondo dello spettacolo e della politica. L'Italia è un paese con una forte sottorappresentanza femminile in tutte le istituzioni, dalle amministrazioni locali al Parlamento.

E bisogna ricordare quanto la violenza contro le donne sia ancora così tanto diffusa nel nostro paese e il movente passionale sia considerata purtroppo ancora quasi una scusante della violenza perpetrata da uomini, mariti, fidanzati. E facciamo nostra la riflessione del giornalista Michele Serra che proprio ieri scriveva sulle pagine di Repubblica: "Fa male sentire che qualche tigì chiama ancora 'delitto passionale' mattanze come quelle di Brescia, dove un maschio reso feroce dalla sua demenza, o reso demente dalla sua ferocia, uccide una donna che considera 'sua' e non lo vuole più. E come contorno della sua orribile esecuzione ammazza altre tre persone (due delle quali ventenni) che avevano per sola colpa essere prossimi alla vittima: amico, figlia, fidanzato della figlia. Perché gratificare di 'passione' questo nazismo maschile che ogni anno produce, solo qui in Italia, un vero e proprio olocausto di femmine soppresse solo perché non vogliono più appartenere (come bestie, come cose) a un padrone, e per giunta un padrone violento? 'O mia o di nessuno', dice il boia di turno".

In questo panorama ancora poco gratificante non possiamo che essere felici della delibera approvata ieri 7 marzo 2012 dal consiglio comunale di Novara dal titolo “Moratoria cittadina delle pubblicità lesive della donna”. Con questa moratoria Novara viene dichiarata “Città libera dalla pubblicità offensiva della dignità della donna” poiché essa legittima e genera violenza sulle donne. Questo è un piccolo passo, ma sicuramente un buon modo per ricordare l’8 marzo, giornata Internazionale della Donna.

 
Marianna Felli
Segretaria cittadina Giovani Democratici Novara

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