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Fli, Galli: "Anche le imprese chiedono la diminuzione del prezzo dell'energia"

Il deputato novarese ha sollecitato l’attenzione del Governo sulle gravi conseguenze che lo spropositato costo dell'energia elettrica sta avendo sulle imprese italiane

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di NovaraToday

Sulla questione dei costi dell'energia ci sono ben 13 interrogazioni del deputato Daniele Galli, tutte ancora senza risposta, e una mozione, ampiamente bipartisan, che la Conferenza dei capi gruppo non ha ancora messo in  discussione: in tutti gli atti si chiedono misure urgenti per intervenire sui punti cruciali che provocano l’aumento del prezzo di circa il 30 % oltre la media europea.

A sostegno delle richieste di Galli vi è anche la posizione di Confindustria Ceramica, che in una lettera inviata alla stampa e letta in Aula,  conferma come un intervento sia più che mai inderogabile.

"Dal Governo e dall’Autorità per energia - ha dichiarato l'On. Daniele Galli - non arrivano risposte rapide al problema, nonostante l’evidente rischio che la nostra industria sparisca. L’aumento del prezzo in un anno è di oltre il 25%, con un costo complessivo  che è più del doppio di quanto paga un'analoga impresa tedesca.  Un costo dell’energia che non segue alcuna logica economica e di mercato, che impedisce alle imprese di essere competitive e di creare nuovi posti di lavoro, e che grava inopinatamente anche su tutte le famiglie. Ciò che da tempo chiedo è un semplice e logico intervento per correggere questa stortura, e basterebbe applicare ciò che già fanno altri Stati europei. Ora lo chiedono con forza anche le imprese, per non condannare l’intero settore all’estinzione".

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