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Garantire supporto alle madri e accrescere il diritto alla segretezza del parto

Depositato un Ddl a prima firma della deputata novarese del Partito Democratico Franca Biondelli. Obiettivo: ridurre infanticidi e abbandoni

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di NovaraToday

Assume un tono decisamente particolare per me, e per il mio territorio, il Disegno Di Legge depositato alla Camera dei Deputati a mia prima firma.

A qualche giorno dalla morte del piccolo Gabriele Francesco, il neonato trovato morto ad Agognate dopo essere stato abbandonato dalla madre quando era ancora in vita, ho ridato vigore al Disegno Di Legge, già in corso di approvazione nella scorsa legislatura, avente come obiettivo quello di tutelare maggiormente madri e neonati per ridurre infanticidi e abbandoni, potenziando il diritto alla segretezza del parto già esistente.

Oltre ai già consolidati diritti: di riconoscere o meno il neonato come figlio e della sospensione dello stato di adottabilità per un periodo massimo di due mesi, si vuole fare in modo che venga offerto alla gestante la possibilità anticipata di riflettere, di verificarsi e di decidere con serenità e autonomia, con le opportune informazioni sugli aiuti che possono esserle offerti in merito al riconoscimento o al non riconoscimento del nato. Per fare questo, occorre quindi che le istituzioni, garantiscano il sostegno di personale preparato (psicologo, assistenti sociali, educatori) che aiuti la gestante prima, durante e dopo il parto.

L’intervento assistenziale di supporto è necessario anche per le gestanti e per le madri coniugate con situazioni personali e familiari difficili. La gravidanza può innestarsi, in una condizione di disagio preesistente delle gestanti, sovente cittadine straniere, a volte molto giovani, che necessitano di supporto di natura socio-assistenziale per decidere consapevolmente in merito al riconoscimento o al non riconoscimento del proprio nato e per acquisire gli strumenti necessari per il proprio reinserimento sociale.

Al fine di evitare gli infanticidi e gli abbandoni, dunque, che mettono a repentaglio la sopravvivenza dei neonati ed il diritto delle donne alla maternità, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano dovranno assicurare l’informazione, la consulenza e le prestazioni socio-assistenziali diurne e residenziali occorrenti alle gestanti e alle madri che necessitano di specifici sostegni in ordine al riconoscimento o al non riconoscimento dei loro nati e garantire, soprattutto, la segretezza del parto.

Franca Biondelli

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