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Gioventù Italiana Novara, blitz notturno a Trecate: "Prima gli italiani"

"Scuola, casa e lavoro prima agli italiani". E' questa la frase riportata nello striscione affisso nella notte tra mercoledì 26 e giovedì 27 Settembre dal movimento giovanile del partito La Destra di Storace

Gioventù Italiana Novara torna ad agire, questa volta a Trecate.

Nella notte tra mercoledì 26 e giovedì 27 settembre, infatti, gli esponenti del movimento giovanile legato a La Destra di Storace hanno affisso, nel sottopasso in direzione di Trecate Sud, uno striscione provocatorio che recitava: "Scuola, casa e lavoro prima agli italiani".

"La nostra - si legge nella nota stampa del movimento - è una pacifica propaganda per porre l'attenzione sui problemi reali dei cittadini. Contestiamo un’amministrazione che ha un’agenda politica che non sta né in cielo né in terra, che pensa a distribuire cittadinanze onorarie e a promuovere feste multietniche prima di affrontare le esigenze della cittadinanza. Gli italiani non chiedono la luna, ma casa, lavoro, sicurezza, servizi. Invece di capire questo, l’amministrazione della città di Trecate ha saputo solo agitare spauracchi quanto mai inappropriati come le leggi del ’38 e come la parola razzismo per rispondere a chi oggi la richiama a rivedere le urgenze sociali. Riflettano sul proprio operato".

"Non è razzismo o estremismo - spiegano i membri di Gioventù Italiana Novara - dire che mentre da una parte è necessario arginare 'i micidiali flussi migratori' e colpire duramente quegli italiani che traggono un evidente e vergognoso vantaggio dai'“nuovi schiavi' attraverso paghe da fame, lavori disumani ed affitti assurdi; dall’altra parte si debba agire per contrastare una sorta di 'razzismo al contrario'. Sì perchè al di là del colore del 'potere' dell’amministrazione di turno, i cittadini italiani giorno per giorno diventano sempre più consapevoli di ciò che stanno subendo. Infatti, mentre si accorgono che per loro non c’è sostegno, che magari sono poveri ma non abbastanza per essere aiutati, che perdono la casa e vedono il lavoro e la pensione come un miraggio, si accorgono anche che aumentano gli aiuti agli stranieri. Vedono che le case costruite con i sacrifici e le tasse pagate da generazioni di italiani vengono assegnate prima ad altri, che la precedenza va alle famiglie numerose, per la maggioranza extracomunitari (quando chi governa sa bene che le famiglie italiane superano difficilmente i due figli), e tante altre situazioni che rischiano solo di mettere in difficoltà chi è discendente di chi ha costruito questa Italia. Se questo non è 'razzismo al contrario' allora non sappiamo come definirlo".

"La frase 'Prima gli Italiani' - si legge ancora - è giustizia sociale, è amare e difendere le proprie radici, la propria identità, le proprie tradizioni. Non vogliamo dire che gli stranieri non debbano essere aiutati, bensì crediamo che agli Italiani, che sono da sempre tolleranti, in un momento di crisi come quello che stiamo vivendo, spetti una sacrosanta precedenza nelle graduatorie, nei servizi e per il lavoro. Nell’ossessione dell’integrazione per forza l’amministrazione locale ha perso la bussola, non ha il polso della situazione e dello stato in cui versano le famiglie trecatesi. Ora, abbiamo capito che la sinistra che governa mira a salvaguardare il proprio futuro elettorato e che sente questi 'nuovi italiani' come un 'nuovo serbatoio di voti', ma vogliamo ricordargli che sono stati eletti da cittadini che li hanno chiamati a dare risposte concrete ai loro problemi e che non se ne fanno nulla di meri proclami ideologici e propagandistici".

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