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Sabato, 20 Aprile 2024
Politica Centro / Via Giacomo Puccini

Gioventù Italiana Novara in piazza contro il Governo delle banche

Sabato pomeriggio i militanti de La Destra e Gioventù Italiana sono scesi in piazza Puccini con un banchetto di propaganda politica per spiegare alla cittadinanza le ragioni dell'opposizione al Governo Monti

La Destra e Gioventù Italiana Novara in piazza contro il Governo Monti.

Nel pomeriggio di sabato scorso, i militanti del partito di Francesco Storace e del movimento giovanile ad esso legato hanno organizzato un presidio in piazza Puccini, con un banchetto di propaganda politica per spiegare alla cittadinanza le ragioni della loro opposizione al cosìddetto Governo delle banche.

"A difesa della Nazione contro il Governo della banche" è il messaggio espresso più volte dai militanti de La Destra.

"Non assisteremo inermi allo stupro della nostra Patria - ha dichiarato il segretario di Gioventù Italiana Novara Ivan De Grandis - perpetrato da una classe politica corrotta ed asservita alle banche ed all'altra finanza, veri responsabili di una crisi che ora vogliono far pagare al popolo smantellando lo stato sociale, de-industrializzando l'Italia e cancellando i diritti dei lavoratori".

"Riteniamo giusta - ha aggiunto De Grandis -, aldilà della provenienza politica dei promotori, l'iniziativa referendaria a difesa dell'art. 18 dello Statuto dei Lavoratori. Altro che modello tedesco. La flessibilità di cui parlano Monti e la Fornero assomiglia molto di più al modello cinese, forse appreso dal presidente del consiglio nel suo ultimo viaggio in estremo oriente. Tuttavia  la precarizzazione del lavoro è una delle tante piaghe impostaci dall'Europa delle banche tanto cara alla sinistra che si vanta di avere portato l'Italia nell'Ue. Non vorremmo che, trattandosi di norme attuative dell'ordinamento comunitario, l'esito positivo del referendum possa essere vanificato da nuove imposizioni di Bruxelles. E' la dimostrazione che dobbiamo uscire dall'Unione Europea tornando ad essere una Nazione sovrana, anche e soprattutto nella politica economica e sociale".

"Oggi - ha concluso De Grandis - si continua a parlare di Monti-bis: la classe politica è ormai talmente degradata moralmente che per sopravvivere è costretta a piegarsi ai voleri della finanza mondialista. Monti ha portato l'Italia nella peggiore recessione della sua storia, la casta si appresta a sostenerlo nuovamente per sopravvivere. E' un vero e proprio voto di scambio: si consegna la Nazione in mano ai pescecani della finanza in cambio del mantenimento delle poltrone e delle prebende. Oggi chiamiamo a raccolta tutti gli italiani che vogliono dire di no ad una deriva tecnocratica dell'Italia, dando voce all'opposizione di chi tra il popolo e le banche ha scelto senza se e senza ma di stare con il popolo".



 

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