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Sozzani nel paese delle meraviglie

Dopo il ponte del Ticino, il presidente della Provincia di Novara da per fatta la chiusura della discarica di Ghemme

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di NovaraToday

L'ennesimo scivolone. Dopo il flop del collegamento stradale con Malpensa, rimasto un segno tracciato su una cartina, e quello del ponte sul Ticino ad Oleggio, il presidente della Provincia di Novara Diego Sozzani inciampa sulla discarica di Ghemme.

"Non vale neppure la legge dei grandi numeri. Il presidente e la sua Giunta non ne azzeccano una". Il commento della capogruppo democratica a Palazzo Natta Valeria Galli sintetizza il giudizio sull'operato di un'amministrazione caratterizzata soltanto da grandi annunci. "Nel maggio 2011 - spiega Galli - Sozzani assume l'incarico di presidente del Consorzio rifiuti Medio Novarese precisando che il suo mandato sarebbe stato legato alla chiusura della discarica di Ghemme: siamo nel 2013, si dimette dall'incarico e la discarica è tutt'altro che chiusa".

Ancora un obiettivo mancato nonostante gli annunci del maggio 2012 quando Sozzani esultava in conferenza stampa annunciando la "soluzione del problema" e lo stop ai conferimenti entro 28 mesi. "Ne sono passati 19 e il presidente del Consorzio e della Provincia getta la spugna", puntualizza il consigliere Fabrizio Barini.

"Del resto - prosegue Barini - non è la prima volta. Nulla si è fatto sulla programmazione della gestione dei rifiuti pericolosi, i pendolari sono lasciati soli di fronte ai continui tagli così come quei cittadini che ogni giorno sono schiavi di un passaggio a livello; si taglia sul sociale, si risparmia sui servizi, sui dipendenti dell'Ente e sul riscaldamento nelle scuole ma si destinano cospicui fondi per i premi obiettivo ai dirigenti".

Un Presidente con il fiato corto e alla deriva. "L'unica cosa che non molla è la presidenza della Provincia - continua Barini- nel tentativo maldestro di costruire un percorso in un partito, Forza Italia, rinato soltanto per dare un briciolo di spazio ai simulacri della vecchia politica".

Si spiega così la schizofrenica posizione del presidente sulla questione dell'eliminazione delle Province. "Prima - argomenta la consigliera democratica Milù Allegra - sostiene la necessità di eliminare un ente di fatto svuotato di poteri, poi dichiara di voler proseguire il percorso amministrativo fino alla fine del mandato. A che pro? Si chiarisca le idee prima di ripresentarsi in consiglio provinciale: forse ora con un incarico in meno avrà più tempo per riflettere anche sulla tenuta della sua maggioranza".

Il Nuovo Centro Destra, infatti, marca da vicino il "leader" forzista. "Il giudizio di Ncd non lascia spazio a fraintendimenti", osserva il consigliere Emiliano Marino ricordando le dichiarazioni rilasciate negli ultimi giorni dai coordinatori Daniele Andretta e Federico Binatti e da Leo Spataro, capogruppo del nascituro gruppo a Palazzo Natta. "La bocciatura interna allo schieramento di centrodestra evidenzia la fragilità della maggioranza che sostiene la giunta Sozzani, proprio in vista dell'approvazione dell'ultimo bilancio".

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