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No al corso di nuoto per migranti, la Regione aprirà un'inchiesta

Lo ha comunicato l'ente in una nota stampa. La vicenda

La Regione Piemonte aprirà un'inchiesta sul caso del corso di nuoto per migranti bloccato dal Comune. Lo ha comunicato l'Ente in una nota stampa dedicata alla vicenda dell'autorizzazione inizialmente concessa e poi negata ad una cooperativa per tenere lezioni di nuoto per richiedenti asilo nella piscina comunale di Novara.

Secondo l'assessore regionale ai Diritti civili e all'Immigrazione Monica Cerutti, infatti, "il caso che riguarda il Comune di Novara potrebbe essere una discriminazione indiretta, perché non agita direttamente pur avendo chiaro un fine discriminatorio nei confronti di giovani richiedenti asilo. Sono state portate dall'amministrazione motivazioni apparentemente tecniche, salutate però dal capogruppo leghista della stessa maggioranza in Consiglio comunale con soddisfazione perché a suo dire si è intervenuti contro una 'discriminazione verso gli italiani'. Stupiscono innanzi tutto le tempistiche degli atti dell'amministrazione, che sono intervenuti con grande solerzia per bloccare questo progetto. Crediamo dunque che ci siano tutti gli elementi per aprire un caso presso il nostro Centro regionale antidiscriminazioni e poter approfondire cosa sia veramente successo".

"E' veramente triste - ha aggiunto l'assessore Cerutti - che ciò avvenga quando molte amministrazioni sono invece impegnate nell'organizzazione di eventi per la prossima settimana antirazzista, volte anche a dare visibilità e voce alle tante persone che credono in una società rispettosa delle differenze, che non possono diventare oggetto di discriminazione, o di vero e proprio razzismo, come sembra sia invece avvenuto in questo caso".
 

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