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Martedì, 16 Aprile 2024
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M5S, Crisi Sant'Andrea: depositata un'interrogazione

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di NovaraToday

Nel mese di settembre 2013 il tribunale di Novara ha ammesso l'azienda Sant'Andrea Novara Spa, specializzata nella produzione di macchine tessili e trituratori per il settore ecologico, alle procedure previste dal concordato preventivo, divenuto poi definitivo: l'azienda infatti soffre da tempo la crisi che ha investito i settori di riferimento, inasprita soprattutto da scelte aziendali molto discutibili (riconducibili presumibilmente al gruppo francese di riferimento, la Società Offshore NSC con socio Sant'Andrea Novara) e parallelamente alle procedure di concordato, è stata inserita in regime di amministrazione controllata gestita dal commissario giudiziale Mario Leonardo Marta.

A seguito del commissariamento, la società "Tecnomeccanica Biellese - Ploner Srl" si era offerta di acquisire un ramo della Sant'Andrea Novara Spa, ridenominandola come "San Textile Machines Srl", ma considerando che tale offerta avrebbe garantito la continuità lavorativa a solo 20 dei 127 dipendenti dello stabilimento, l’assemblea dei lavoratori boccia la proposta della società di Biella.

Il 3 aprile 2014 la società NSC-Sant'Andrea Novara presenta un nuovo piano concordatario che avrebbe comportato la chiusura dello stabilimento di Novara e la messa in cassa integrazione a zero ore di 127 dipendenti fino a settembre 2014, ma la settimana seguente si arriva alla stipula dell'accordo con Ploner che prevede il rilancio dell’azienda con la nuova denominazione "San Textile Machines Srl" e la riorganizzazione della forza lavoro: 30 lavoratori assunti a tempo indeterminato e 10 a tempo determinato.

E i restanti 87 lavoratori?

Secondo le dichirazioni del "solertissimo" sindaco di Novara Ballarè di questi ultimi giorni, 45 raggiungerebbero la pensione grazie gli ammortizzatori sociali previsti, oltre ad accennare la possibilità di garantire ai lavoratori Sant'Andrea Novara la cassa integrazione straordinaria per 36 mesi a chi già ne aveva usufruito.

Date le circostanze drammatiche in cui si trovano i lavoratori, le organizzazioni sindacali e gli enti locali hanno più volte sollecitato chiarimenti sul ricollocamento del personale in esubero e al momento risultano esserci in sospeso commesse per un valore di circa 6 milioni di euro. Non è ancora chiaro se queste saranno terminate e consegnate dalla nuova "San Textile Machines Srl" garantendo ai dipendenti condizioni allineate a stipendi contrattuali di base di categoria o se da una gestione aziendale speciale.

Nella giornata di lunedì 12 maggio 2014 è stata firmata e di fatto sbloccata la procedura di cassa integrazione straordinaria per i lavoratori della Sant'Andrea Novara Spa che durerà fino a settembre 2014: noi abbiamo depositato un'interrogazione al Ministro dello Sviluppo Economico e al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali per capire se e quali urgenti iniziative intendano attivare.

La gravità della situazione è cristallina e l’urgenza di un intervento non dovrebbe aver bisogno di spiegazioni, ma come al solito è necessario puntare i piedi, arrabbiarsi e insistere per farsi ascoltare quando si vuole salvaguardare il diritto al lavoro dei cittadini.

È vitale istituire al più presto un tavolo di crisi al fine di valutare tutte le soluzioni percorribili per il rilancio dell'attività e la salvaguardia dei livelli occupazionali, con il coinvolgimento degli enti locali e della regione Piemonte.

Ci auguriamo un tempestivo e risolutivo riscontro da parte dei ministeri interrogati. E' già stato perso fin troppo tempo.

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