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M5S, Crippa: "Dimissioni di Sozzani, noi l'avevamo detto..."

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di NovaraToday

Era il 6 maggio 2014 quando, con un articolo simile a questo che ben poco spazio ha trovato sulle testate novaresi, avevo abbondantemente anticipato la situazione che si è venuta a presentare subito dopo le elezioni regionali.

Parliamo naturalmente delle conseguenze delle dimissioni dell'ex presidente Sozzani che hanno causato un momento di assoluta incertezza che, vista anche la quasi contemporaneità dell'arresto dell'ex segretario provinciale Antonino Princiotta, rende l'atmosfera novarese particolarmente caotica.

Ma facciamo un passo indietro.

Dopo le elezioni regionali dello scorso 25 maggio, l'ormai ex presidente Sozzani decide, vista l'incompatibilità dei ruoli, di dimettersi da palazzo Natta per ricoprire la carica di consigliere regionale.

Secondo il Testo unico degli Enti locali, i poteri e le deleghe passano direttamente nelle mani del vicepresidente, in questo caso Luca Bona, per 20 giorni, scaduti i quali il Prefetto, sentito il Ministero dell'Interno, dovrà nominare un Commissario straordinario che possa assumere il controllo dell'Ente.

Una situazione paradossale, considerando che in questo caso non si dovrebbero attendere delle nuove elezioni, ma la "fatidica" data del 31 dicembre 2014, in cui le province dovrebbero lasciar spazio alle "Città Metropolitane" (vedi finta abolizione delle province targata Delrio).

Chi sarà quindi scelto? Un Commissario prefettizio? Un dirigente dell'Ente? O sarà chiesto al vicepresidente Bona di mantenere le deleghe come commissario? Chi altro? Spero che queste risposte riesca a fornirmele il Ministero dell'Interno, nei confronti del quale ho depositato un interrogazione sul tema che sarà pubblicata lunedì 30 giugno 2014.

Mi chiedo quindi, la situazione era evitabile?

Non si poteva evitare una transizione così turbolenta? Sozzani non poteva assumersi le proprie responsabilità, che dovrebbero essere principi cardine di ogni amministratore, ed evitare di candidarsi al consiglio regionale? Non si poteva regalare mesi di tranquillità considerando i delicati temi che la Provincia dovrà affrontare, come il piano di Agognate, la richiesta di proroga da parte di Eni per il permesso di ricerca idrocarburi presso il sito di Carpignano o la proposta di un inceneritore di rifiuti ospedalieri a Trecate?

D'altra parte, una nuova poltrona sicura è più appetitosa di una traballante.

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