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Pdl: "Parte la raccolta firme contro la chiusura di Piazza Martiri"

Sabato 9 novembre i militanti del Pdl in consiglio comunale e i rappresentati del movimento giovanile sono scesi in piazza per raccogliere le firme necessarie per dare il via al referendum popolare contro la chiusura di Piazza Martiri

Una conferenza stampa congiunta, quella che ha avuto luogo sabato 9 novembre, in pieno centro cittadino, e ha visto la partecipazione congiunta dei consiglieri comunali del Pdl, seduti tra i banchi della minoranza in consiglio comunale e i giovani militanti del partito.

Tutti uniti per un solo obiettivo: "Opporsi alla chiusura della piazza simbolo di Novara, punto di riferimento per gli automobilisti, i corrieri che portano le merci ai negozi e migliaia di lavoratori". 

"Siamo sempre più convinti che la chiusura di Piazza Martiri al traffico sia un andare contro agli interessi dei cittadini e dei commercianti. Siamo orgogliosi che l'azione di contrasto sia stata condivisa anche dal gruppo consiliare presente in Comune. La pedonalizzazione al traffico è inopportuna - lo ribadiamo con forza, sottolinea Ivan De Gandis - e in questa battaglia, che è storica e senza precedenti, andremo fino in fondo. La questione della pedonalizzazione di piazza Martiri è se vogliamo una questione apolitica e puramente nell'interesse della città: diversi i cittadini che si sono fermati davanti al nostro banchetto per mettere la firma in favore pur dichiarandosi elettori non del nostro partito. E questo è già un risultato importante".

Categorico "No alla chiusura di piazza Martiri" anche da parte di Gerry Murante, uno dei rappresentanti del Pdl in comune: "Questa è un'azione storica. Il sindaco è rimasto allibito e senza parole davanti alla nostra volontà di indire un referendum che faccia decidere al popolo il futuro della piazza cittadina . Al primo cittadino diciamo che siamo allibiti noi: non sappiamo ad oggi quale sia il progetto vero e proprio. Lo sa solo lui che si sente padrone della città. Costui, a nostro avviso, è solo il sindaco delle tasse e degli aumenti. L'intervento prioritario  a detta del primo cittadino sono le scuole - continua Murante - e fin lì siamo d'accordo tutti e potremmo valutare la situazione insieme. Ma questo progetto di piazza Martiri per come viene presentato non ha senso. I lavori alla pedonalizzazione vengono finanziati con il piano delle alienazioni che di fatto non stanzia un euro. Questa non è una priorità della città ma del sindaco. E un altra cosa - tiene a sottolineare Murante - il primo cittadino ci ha etichettato i quattro del Pdl. Noi saremo pure in quattro, ma siamo quattro che fanno parte di un partito che alle ultime elezioni ha preso il 30%, ciò vuol dire che rappresentiamo tutta una parte di cittadini che crede in noi e nelle nostre idee. E' irrispettoso nei confronti dei cittadini etichettarci in questo modo".

Gli fa eco Paolo Coggiola, anch'egli consigliere comunale del Pdl: "Stiamo raccogliendo oggi le 150 firme che servono a sottoporre al vaglio del consiglio comunale la sottoscrizione di un referendum ad indizione popolare il quale, prima di essere indetto verrà sottoposto all'esamina di una apposita commissione entro i tre mesi dalla data in cui noi depositiamo queste firme.  Sulla questione della chiusura della Piazza bisogna valutare metodo e merito: quali fondi e da quali stanziamenti li togliamo per sostener il progetto della pedonalizzazione? I parcheggi dove verranno ricostruiti? Dov'è il Piano sosta?".

"Il sindaco - dichiara il consigliere Riccardo Monteggia - deve capire che la ricreazione è finita. Questa amministrazione sui temi importanti è ingessata. E' solo concentrata sul congresso del Pd. Per la città della quale ha il in mano il governo che vuole fare? Questa città, è ora che se ne renda conto il sindaco - chiosa Monteggia - non ha più bisogno di lui. Con la sua amministrazione si sono già visti i danni, lo stato di abbandono. I danni ai commercianti saranno il prossimo passo di un'azione che non tutela i negozi del centro".

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